Appalti

Piano alloggi inagibili, partiti i lavori: finora ripristinati 600 appartamenti. Il Sud ancora al palo

di Massimo Frontera

È partito il piano per il recupero degli alloggi inagibili finanziato dal governo con circa 500 milioni di euro, ma viaggia - per il momento - a due velocità. In base ai primissimi dati che emergono da una prima rilevazione condotta da Federcasa (che aggrega gli oltre 100 Iacp e aziende casa in Italia) ad oggi, il conteggio vede una cifra di 620 unità abitative che sono state ripristinate in varie regioni grazie alla prima trance di 22,4 milioni di euro che il ministero ha trasferito alle Regioni e che queste hanno assegnato ai soggetti attuatori.
La rilevazione - va detto - è diversa dal formale monitoraggio che spetta al ministero delle Infrastrutture e che scatterà una fotografia ufficiale solo alla fine di questo mese.

L'attività si inquadra nella linea "A" del piano nazionale per il recupero degli alloggi inagibili, quella cioè che prevede le riparazioni dal costo fino a 15mila euro ad alloggio per ripristinare l'appartamento popolare. Si tratta di interventi che - a causa del modesto rilievo economico unitario e alla parcellizzazione in vari incarichi - vengono affidati a trattativa privata e sfuggano pertanto alle rilevazioni sui bandi di gara.
Tempi più lunghi invece per la linea "B" del piano, che riguarda gli alloggi che richiedono un costo unitario fino a 50mila euro. Per la programmazione e l'attuazione di questi cantieri - più complessi - sono stati concessi tempi più lunghi e i risultati si potranno misurare solo nei prossimi mesi.

La buona notizia è che il piano si è messo in moto e che i tempi di attuazione sembrano relativamente rapidi: Iacp, comuni e Aziende casa stanno lavorando e saranno in grado di allestire un considerevole numero di alloggi per le famiglie in attesa dell'assegnazione.
La notizia meno buona - stando a questi primi segnali - è che si ripropone una Italia a due velocità, che vede nelle posizioni di coda una prevalenza di regioni del Mezzogiorno. In particolare, nessuna segnalazione di alloggi recuperati è arrivata da Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Campania, Marche, Lazio, Molise ed Emilia Romagna (dove però, diversamente che in altre Regioni, le aziende casa non sono direttamente proprietarie degli alloggi che gestiscono).

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