Appalti

Edilizia sanitaria, in Emilia Romagna finanziate 28 piccole opere per 87 milioni di euro

di A.A.

Oltre 87 milioni di euro per l'edilizia sanitaria in Emilia-Romagna. Per ammodernare e ristrutturare gli ospedali, realizzare nuove Case della Salute, acquistare apparecchiature diagnostiche, adeguare le strutture alle norme sulla sicurezza. La metà delle risorse sono destinate alla realizzazione del Mire (il padiglione dedicato a maternità e infanzia dell'Ospedale di Reggio Emilia), al Polo materno-infantile del Sant'Orsola di Bologna e alla ristrutturazione dei blocchi operatori negli ospedali della Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini). Lo hanno annunciato il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l'assessore alla Sanità Sergio Venturi.

Gli interventi, la lista 1


Gli interventi, la lista 2

Il Programma in dettaglio
Il Programma di investimenti straordinari in sanità è definito "Addendum" perché si aggiunge e completa l'Accordo sottoscritto nel 2013 tra Regione Emilia-Romagna e Ministero della Salute, d'intesa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
A disposizione ci sono 80 milioni 638 mila euro, di cui 75 milioni 641 mila derivano da fondi statali, 3 milioni 981 mila da fondi regionali e 1 milione e 16 mila da fondi delle Aziende sanitarie. Le risorse andranno a finanziare 25 interventi, già in fase di progettazione, in tutte le Aziende sanitarie della regione.
A questi fondi si aggiungono altri 7 milioni e 50 mila euro (di cui 6 milioni 698 mila dallo Stato e 352 mila euro dalla Regione) per realizzare in quattro strutture ospedaliere (Policlinico di Modena, ospedali di Vignola e Pavullo e ospedale Maggiore di Parma) interventi di adeguamento alle norme antincendio.

In totale ammontano quindi a 87 milioni e 688 mila euro i nuovi investimenti in sanità e sono 28 gli interventi finanziati.
Tra gli interventi più significativi, la realizzazione di tre Case della Salute a Fornovo val di Taro (Parma, 800 mila euro), Casalgrande e Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia, rispettivamente 1,1 e 1,3 milioni). Nell'Ospedale di Bentivoglio (Bologna) sarà costruito un edificio per il Pronto soccorso (3,4 milioni) e nell'Ospedale di Parma un nuovo Day-Hospital onco-ematologico (5 milioni). Interventi strutturali e sugli impianti riguardano l'ospedale di Mirandola (Modena, 2 milioni). Per l'ospedale di Ferrara verrà acquistata una ulteriore risonanza magnetica (1,6 milioni). Complessivamente per il rinnovamento delle tecnologie biomediche il finanziamento è di 17 milioni di euro e riguarda, oltre a Ferrara, anche l'ospedale di Piacenza, l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, l'Azienda Usl di Bologna, gli ospedali della Romagna, l'Azienda Usl e il Policlinico di Modena.

I principali interventi finanziati
Sant'Orsola di Bologna: 19 milioni per il Polo materno-infantile
Si tratta del secondo finanziamento e riguarda la profonda riqualificazione e risistemazione funzionale del materno-infantile al policlinico bolognese. L'intervento è di 19 milioni e 84 mila euro e riguarda l'area pediatrica dei padiglione 13 e 16 (Pronto soccorso e Pediatria d'urgenza, radiologia pediatrica, neuropsichiatria infantile, chirurgia pediatrica). Il finanziamento precedente era di 22,7 milioni e riguardava i lavori sul padiglione 4 di ostetricia e ginecologia (reparto di neonatologia in continuità con la terapia intensiva neonatale e realizzazione di spazi per la Procreazione medicalmente assistita).

Per il MIRE - Maternità Infanzia Reggio Emilia 11 milioni di euro

Anche in questo caso si tratta del secondo finanziamento per la realizzazione della struttura d'avanguardia dedicata alla salute della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino: 11 milioni di euro per il blocco operatorio, la terapia intensiva neonatale, l'area travaglio-parto, che fanno seguito al primo stralcio di 14 milioni destinati alle degenze pediatriche. Il Mire dell'Ospedale di Reggio Emilia, i cui lavori inizieranno nel 2017, sarà struttura di riferimento per la provincia, con competenze specifiche e di elevato contenuto specialistico, e integrata con i servizi sanitari ospedalieri periferici e territoriali.

Romagna, per le sale operatorie degli ospedali 13 milioni di euro
Il finanziamento riguarda i blocchi operatori degli ospedali di Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini: 13 milioni di euro di lavori che permetteranno di avere la massima concentrazione di tutte le attività operatorie in aree centralizzate, dismettendo aree operatorie ora disperse tra diversi padiglioni e collocandole in aree realizzate in linea con l'evolversi della normativa edilizia e impiantistica. In particolare a Rimini sarà completata tutta l'area dell'emergenza/urgenza.
A queste risorse si aggiungono 4 milioni 583 mila euro destinati all'ammodernamento dei sistemi e delle tecnologie di diagnostica per immagini. In totale ammontano pertanto a 17,6 milioni le risorse destinate all'Ausl Romagna. /EC

I commenti
«Sono cantieri diffusi su tutto il territorio, che danno anche ossigeno all'edilizia, oltre a garantire strutture ospedaliere più belle, in qualche caso addirittura nuove», ha affermato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel presentare alla stampa il Programma degli investimenti approvato dalla Giunta. «Ci è stato assegnato quello che avevamo chiesto: si tratta di fondi che possono essere investiti velocemente e che si aggiungono al pacchetto di 65 milioni di finanziamenti approvato in novembre. Lo avevamo detto e lo ribadiamo: sulla sanità vogliamo continuare ad investire».
L'Emilia-Romagna, assieme al Veneto, è la sola Regione ad aver già avuto accesso a questo riparto nazionale. Lo ha sottolineato l'assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi: «Siamo soddisfatti, è un segno di efficienza e un riconoscimento al lavoro svolto. Si tratta di un finanziamento di grande rilievo, che mi auguro possa essere ulteriormente incrementato nei prossimi anni, e che consente alle Aziende di trovare fuori dal proprio bilancio fonti di finanziamento certe per migliorare strutture e servizi. Siamo stati veloci nell'ottenere le risorse - ha concluso l'assessore - adesso le Aziende devono essere rapide nella progettazione definitiva e negli appalti: dobbiamo accelerare il più possibile per ultimare questi lavori entro la fine della legislatura».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©