Appalti

Codice appalti, decreti Pa, porti e Tpl: in conferenza unificata dossier «pesanti»

di Massimo Frontera

Il Codice appalti approda all'esame della conferenza unificata. In buona compagnia con diversi provvedimenti importanti in materia di edilizia, opere pubbliche e trasporti.
L'appuntamento è per il 24 marzo alla conferenza Stato-Regioni-città, una ventina di giorni dopo l'ultima riunione (del 3 marzo).

Al primo punto all'ordine del giorno c'è proprio il provvedimento sul quale non è stato trovato l'accordo il 3 marzo: lo schema di decreto che fa parte del "pacchetto" Pa presentato dal ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, sulle "Norme per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi" e che prevede, per determinati procedimenti amministrativi il dimezzamento dei tempi per concludere l'esame, prevedendo inoltre il subentro di una diversa amministrazione in caso di scadenza dei termini. Il braccio di ferro sul testo tra governo e Regioni che è andato in scena lo scorso 3 marzo ha determinato la necessità di un rinvio. Le regioni hanno presentato alcune proposte di emendamento che però il governo ha fatto sapere di non poter accettare. In questi giorni si è lavorato per trovare una soluzione di compromesso. Del "pacchetto" Madia fa parte anche lo schema di decreto legislativo sulle società a partecipazione pubblica.

Altri due provvedimenti importanti riguardano i trasporti. Il primo è targato Infrastrutture e Funzione pubblica. È lo schema di decreto sulle autorità portuali, che tanti mal di pancia a creato perché mette il bisturi sul tema ipersensibile del taglio e della razionalizzazione delle Autorità. Arriva anche il provvedimento sul cosiddetto Fondo bus: si tratta dello schema di decreto Economia-Infrastrutture per "l'erogazione dell'anticipazione del 60% del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario".

All'ordine del giorno del 24 marzo anche l'Ordinanza che, ogni anno, disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dal decreto legge seguito al terremoto dell'Aquila (Dl 39/2009, articolo 11).

In tema di soldi, all'ultimo punto dell'ordine del giorno c'è infine da segnalare l'"Informativa sugli oneri finanziari derivanti dalle sanzioni inflitte all'Italia dalla Corte di giustizia Ue per violazioni della normativa in materia di rifiuti (discarica abusive)".

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