Appalti

Nuovo Codice/1. Commissioni al lavoro per garantire un passaggio ordinato al nuovo sistema

di Giuseppe Latour

Garantire un passaggio ordinato dal vecchio al nuovo sistema. Le commissioni Ambiente della Camera e Lavori pubblici del Senato hanno ufficialmente avviato il loro lavoro sul parere che dovrà chiedere le ultime correzioni al Codice appalti. Così, nelle prime discussioni di merito, è stata soprattutto Raffaella Mariani, relatrice a Montecitorio, a indicare una direzione nella quale procedere: un'attenzione specifica sarà dedicata dai deputati all'implementazione del nuovo quadro regolatorio e alla fase transitoria. Tutti i 219 articoli dovranno essere riletti considerando un principio guida: andranno evitati buchi normativi.

Stefano Esposito, relatore al Senato, ha riepilogato nel suo primo intervento in commissione il piano di lavorazione dei pareri. "La commissione Lavori pubblici e la commissione Bilancio, per i profili di rispettiva competenza, dovranno esprimere il parere al Governo entro il 6 aprile, previa acquisizione delle osservazioni della prima, della seconda e della 14esima Commissione". A conti fatti, ci sono circa tre settimane a disposizione. Il pezzo forte di questa andrà in scena oggi, quando nel pomeriggio sarà ascoltato il presidente Anac, Raffaele Cantone. La prossima settimana sarà il turno dell'altra audizione, dedicata al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Poi, negli ultimi giorni del mese si procederà alla scrittura materiale del parere, che sarà unico per le due commissioni.

Molti temi di merito sono già venuti fuori dai documenti di analisi che, in queste ore, le diverse associazioni stanno inviando in Parlamento. La relatrice alla Camera, Raffaella Mariani nel suo intervento di apertura dei lavori ha, però, più volte posto l'accento su una questione particolare: "Nell'esame del provvedimento – ha spiegato - sarà necessario valutare attentamente l'entrata in operatività della nuova disciplina, che è collegata all'adozione di vari atti fra i quali le linee guida, sostitutive dell'attuale regolamento, i provvedimenti dell'Anac, nonché numerosi decreti ministeriali".

Mariani, cioè, porrà con forza il tema della fase transitoria, intesa in maniera allargata. Oltre alle linee guida che dovranno sostituire il regolamento, c'è un lunghissimo elenco di provvedimenti attuativi da approvare. Questi dovranno essere licenziati senza che, nel frattempo, il sistema resti scoperto. "Al fine di garantire la certezza delle regole ed evitare l'instabilità normativa che ha caratterizzato in questi anni il settore degli appalti, sarà necessario che i vari atti vengano adottati secondo tempi prestabiliti al fine di evitare vuoti normativi e di garantire un assetto ordinato nel passaggio dalla vecchia alla nuova disciplina". Quindi, in fase di analisi del provvedimento e scrittura dei pareri dovrà essere dedicata "particolare attenzione all'implementazione del nuovo assetto regolatorio ad opera del complesso dei vari provvedimenti previsti".

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