Appalti

Torino-Lione, sì all'intesa Renzi-Hollande. In gara da inizio 2017, 9 i lotti costruttivi

di Maria Chiara Voci

Torino-Lione, l'iter prosegue verso il traguardo delle gare, che sono attese per inizio del prossimo anno. L'ultimo e fondamentale passaggio nel cammino dell'opera è stato compiuto ieri, a Venezia, nel corso del consueto e annuale vertice bilaterale Italia-Francia. Appuntamento durante il quale il premier Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande hanno sottoscritto un importante protocollo aggiuntivo all'accordo transnazionale del 2015 sull'opera.

La linea ferroviaria «Torino-Lione - ha detto il presidente Hollande in conferenza stampa - è un tema che anima i vertici franco-italiani da una ventina d'anni. Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori». «Comunque - ha aggiunto - questo progetto diventa realtà».

Due i punti nodali contenuti nel documento, che serve a superare una serie di ambiguità dovute al diverso approccio legislativo dei due Paesi. Prima di tutto, l'estensione Oltralpe delle procedure antimafia, da applicare (per la prima volta) anche agli appalti che saranno banditi sul versante francese. In questo modo si evita che le aziende escluse dalle gare in Italia possano eludere i controlli, lavorando per lotti banditi in territorio transalpino.

Secondo punto focale dell'intesa è l'aggiornamento del metodo di calcolo dell'inflazione sui costi, ferma restando la cifra certificata al 2012 per la tratta trasnazionale, pari a 8,3 miliardi di euro. Gli accordi precedenti avevano stabilito un tasso d'incremento medio, calcolato sull'inflazione teorica, dell'1,5% annuo. Una percentuale non adeguata ai tempi, visto che attualmente l'Europa si trova in una fase deflattiva. Per questo, è stato invece deciso che d'ora in avanti l'aggiornamento delle cifre si baserà sul tasso reale di inflazione, definito in base a un paniere di prodotti.

Il protocollo siglato ieri, per diventare realmente operativo, dovrà essere ratificato dai rispettivi Parlamenti italiano e francese. Un passaggio che è atteso entro fine anno, pena la possibile decurtazione del contributo garantito dall'Europa. Da gennaio del prossimo anno sono quindi attesti gli appalti per la costruzione del tunnel di base e della intera tratta internazionale dell'infrastruttura: i lavori dovrebbero partire nel 2018.
Il progetto definitivo della Torino-Lione è stato approvato dal Cipe nel 2015 e ora si sta predisponendo l'appalto integrato. Per la fase di gara, si prevede la suddivisione del tracciato in 9 lotti funzionali più un lotto per gli impianti. Come richiesto dal Comitato interministeriale è anche in corso un lavoro di approfondimento, per stabilire se l'imbocco del tunnel dovrà essere a Susa o a Chiomonte, nell'area già cantierizzata del tunnel geognostico della Maddalena.
Per ciò che riguarda gli aspetti finanziari, il costo della tratta transfrontaliera (da suddividere tra l'Unione Europea e i due Stati) è stato certificato da un ente terzo e ammonta (fotografato al 2012) a 8,3 miliardi di euro: il 40% di questi sono coperti dalla Ue, il 35% dall'Italia e il 25% dalla Francia. Ad oggi, il nostro Paese ha accantonato in Finanziaria la sua parte di 2,5 miliardi di euro. In particolare, entrando ancora più nel dettaglio, per ciò che riguarda la prima tranche di lavori da realizzare entro il 2019, del valore di circa 1,9 miliardi di euro, secondo il Grant Agreement sottoscritto a dicembre scorso, Francia e Italia beneficeranno di un contributo europeo del 41,08%, pari a 813,8 milioni di euro.

Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti d'Italia e Alain Vidalies, Segretario di Stato per i Trasporti, il Mare e la Pesca, hanno ricordato oggi a Venezia al Vertice Italo-Francese in modo chiaro che la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione è una priorità per entrambi i Governi, come testimoniato dalla conclusione del Protocollo aggiuntivo sulla ripartizione e l'indicizzazione dei costi del progetto e la lotta contro le infiltrazioni mafiose nei contratti siglato nel pomeriggio alla presenza dei Presidenti Matteo Renzi e François Hollande.
In materia di lotta contro le infiltrazioni mafiose, i Ministri hanno colto questa occasione per riaffermare la loro determinazione a lottare con la massima fermezza contro la criminalità organizzata ed a prevenire i rischi d'infiltrazioni mafiose nel quadro degli appalti e dell'esecuzione dei contratti relativi alla realizzazione di quell'importante cantiere che rappresenta la sezione transfrontaliera. A tal fine hanno dato mandato alla Commissione intergovernativa di preparare, entro il limite massimo di tre mesi, un regolamento sui contratti che s'ispirerà alle più rilevanti disposizioni nazionali in materia ed in particolare di quelle previste dal diritto italiano, vista la loro compatibilità con il diritto comunitario, per l'esclusione di tutte le imprese suscettibili di essere influenzate da pratiche mafiose.
Il processo di ratifica parlamentare nei due Stati è previsto che sia condotto in maniera decisa, in vista di una entrata in vigore entro il 2016, per rispettare il Calendario concordato con la Commissione Europea.

Per quanto concerne il tunnel del Fréjus, i due Ministri hanno preso nota dell' evoluzione dei lavori di messa a norma per la sicurezza dell'opera, sottolineando l'importanza di completarla di qui al 2019.
I Ministri hanno anche salutato la cooperazione bilaterale volta ad incoraggiare il trasferimento modale del traffico merci da gomma a rotaia.
Per ciò che riguarda l'Autostrada Ferroviaria Alpina, i Ministri si sono rallegrati per l'inserimento nei bilanci dei due Stati dei fondi necessari al proseguimento del servizio esistente.
Essi hanno riaffermato da una parte l'importanza di finalizzare rapidamente gli atti necessari alla ratifica dell'Accordo del 2009 e, dall'altra, di lavorare congiuntamente per l'elaborazione di un quadro che consenta di passare dal regime transitorio attuale ad un regime definitivo. Infine, i Ministri si sono impegnati, con le risorse finanziarie attuali, affinché i lavori necessari all'adattamento dei terminali esistenti siano realizzati per accompagnare lo sviluppo dei nuovi servizi mediante operatori ferroviari.
Per la linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia, i Ministri si sono impegnati a proseguire i negoziati con lo scopo di aggiornare la Convenzione italo-francese del 1970, nel rispetto del diritto comunitario, al fine di rendere permanenti le condizioni di manutenzione e di messa in sicurezza della linea.
I Ministri Delrio e Vidalies hanno avuto anche uno scambio di opinioni sui dossier d'attualità a livello comunitario, in particolare la strategia europea sull'aviazione, il pacchetto ferroviario, ed il regolamento sui servizi portuali e le iniziative future in materia stradale, con l' ambizione di sviluppare una visione comune per l'Europa nei settori di loro competenza.

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