Il Commento Appalti

Nuovo Codice, centralità del progetto ancora lontana, servono modifiche

di Giorgio Santilli

Una delle norme rivoluzionarie della riforma degli appalti è la destinazione del contributo per i dipendenti pubblici pari al 2% del valore di un’opera che non va più alla progettazione interna (un male pari solo all’in house) ma a programmazione ed esecuzione contratti. Aprirà il mercato della progettazione. Ok anche la norma che vieta l’appalto integrato, ma è troppo rigida: vanno previsti limitati casi di opere (tecnologiche o uso del Bim) in cui ammetterlo. Sulla concorrenza una vergogna (soglia per le trattative private da 40mila a 209mila euro) e nessuna spinta ai concorsi: bisogna ancora lavorare molto se si vuole dare centralità al progetto.