Appalti

Lavori all'estero: missioni in Iran e Sudan, infrastrutture al centro degli incontri

di Alessandro Arona

Forte presenza di costruttori nelle due missioni diplomatiche italiane all'estero che partono oggi, 8 febbraio. Importante in particolare quella in Iran, dall'8 al 10 febbraio, che segue la visita in Italia del presidente iraniano Hassan Rouhani. La missione a Teheran è organizzata da Confindustria insieme all'Ambasciata d'Italia a Teheran, Agenzia Ice, Ance e Assomineraria, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri, quello dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture. In Iran ci saranno 180 imprenditori italiani, dei settori infrastrutture e costruzioni, oil & gas e del comparto alimentare.
Missione italiana anche in Sudan, promossa anche in questo caso dall'Ambasciata italiana: a Khartoum, dall'8 al 12 febbraio, ci saranno 14 imprese italiane nei settori infrastrutture, energia, agroalimentare.

LA MISSIONE IN IRAN
«Quella in Iran sarà una missione importante – ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che sarà a Tehran insieme al collega dell'Agricoltura Maurizio Martina – perché dopo i memorandum firmati a Roma nei giorni scorsi ora è il momento di concretizzare gli accordi tra aziende». «La Repubblica Iraniana intende rafforzare la dotazione infrastrutturale del Paese- spiega Delrio - che contempla 10.000 chilometri di ferrovie, migliaia di chilometri di autostrade, porti e aeroporti, è favorevole alle partnership tra pubblico e privato e quindi c'è anche un'apertura del mercato», prosegue il ministro, sottolineando che gli iraniani «si fidano molto delle capacità delle imprese italiane, tra le quali molte sono state sempre a loro vicine e possono vantare una presenza storica come nei casi di Anas e Italferr (gruppo Fs)».
A Teheran quindi, continua Delrio «saranno giorni di lavoro molto concreto per esaminare i singoli dossier. Ci sono diversi progetti di grande levatura, del valore di miliardi di euro di investimenti su nuovi materiali e progettazioni: adesso si tratta di passare da una collaborazione solo tecnica a progetti veri e propri con i relativi piani finanziari mettendo in campo le capacita' operative».

L'Iran ha un settore delle costruzioni che vale 38 miliardi di dollari, circa il 5% del Pil, una quota bassa che in relazione ai programmi di sviluppo infrastrutturale è destinata a salire molto: progetti importanti della Repubblica islamica sono in pista sull'ampliamento degli aeroporti e di strade e autostrade, nei settori ferroviario, ospedaliero, ambientale, per il settore irriguo, per lo sviluppo urbano.

LA MISSIONE IN SUDAN
In Sudan, invece, la forte carenza del paese, in relazione ai piani di sviluppo infrastrutturale, è quella di industrie per la produzione di materiali per l'edilizia (cemento, laterizi, calce, vetro, idrotermosanitari). Sono previsti incontri a Khartoum e una visita nello stato di Jazira (area a forte propensione agroindustriale). Durante le quattro giornate di lavoro, a parte le occasioni di incontri B2B, sono previsti incontri con la Camera di Commercio sudanese, l'Associazione sudanese Grandi Imprenditori, il ministero degli Esteri, il ministero dell'Agricoltura e naturalmente il Ministero degli Investimenti dove le imprese italiane avranno l'occasione di approfondire le concrete opportunità di partnership e i programmi di investimento prioritari del governo sudanese. Per approfondire.

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