Appalti

L'Anac scrive ai fondi interprofessionali: controlli sugli obblighi di gara

di Mattero Prioschi

Dopo aver scritto al ministro Poletti, l’Anac il 25 gennaio ha inviato anche una comunicazione direttamente a diciotto fondi interprofessionali. La lettera si conclude informando che «l’Autorità eserciterà l’attività di controllo e di vigilanza di propria competenza sul rispetto da parte dei fondi medesimi della normativa in materia di appalti pubblici». Le conseguenze di questa decisione non sono ancora del tutto chiare e certe, ma gli addetti ai lavori alcune valutazioni le hanno già fatte, in attesa delle indicazioni che, si spera, arriveranno oggi o nei prossimi giorni dal ministero del Lavoro.

L’obbligo di ricorrere a delle gare sul fronte degli approvvigionamenti, quando cioè si selezionano «soggetti prestatori di beni e servizi necessari per la loro organizzazione e per il loro funzionamento» non dovrebbe impattare più di tanto, anche perché nella maggior parte dei casi già si opera con queste procedure.

Effetti più rilevanti, invece, potrebbero determinarsi sul fronte delle “uscite”, cioè delle attività di formazione o per i finanziamenti erogati direttamente alle aziende, tant’è che, in attesa di chiarimenti, qualcuno ha sospeso le nuove attività.

Nella lettera inviata dall’Anac si legge che si devono applicare le procedure di aggiudicazione previste dal Codice dei contratti pubblici «quando procedono all’affidamento di contratti di formazione professionale che si possa configurare giuridicamente, sotto il profilo oggettivo, come affidamento di appalto pubblico di servizi».

Secondo un’interpretazione di questa disposizione che gira tra gli addetti ai lavori e ha destato preoccupazione, l’obbligo di gare potrebbe sussistere anche quando la formazione non viene gestita dal fondo, ma dall’azienda interessata.

Alcuni enti, infatti, hanno una sorta di “conto formazione aziendale”, in cui confluiscono i contributi versati dalle singole imprese a cui le stesse attingono per finanziare la loro formazione. Ebbene in tale situazione l’obbligo di affidare i corsi tramite gara potrebbe ricadere direttamente sull’azienda. Se così fosse, la gestione di tutto il processo si complicherebbe non poco.

Questa mattina è previsto un incontro tra il ministero del Lavoro e le organizzazioni sindacali e datoriali in cui saranno affrontati questi dubbi. I tecnici ministeriali dovrebbero esporre le loro valutazioni in merito e se necessario successivamente verranno forniti chiarimenti con una circolare.

La lettera di Cantone al ministro Poletti sull'applicabilità del Codice dei contratti pubblici e qualificazione giuridica dei fondi paritetici interprofessionali

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