Appalti

Appalti, il ministero dell'Ambiente lancia la guida per i bandi verdi

di Giuseppe Latour

Appalti con il bollino verde. Non è più soltanto una dichiarazione di intenti, perché il ministero dell'Ambiente ha appena pubblicato i criteri ambientali minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione di cantieri (Gazzetta ufficiale n. 16 del 21 gennaio 2016). Dietro questo nome così impegnativo si nasconde un concetto molto semplice: il Governo indica i criteri minimi che un appalto deve rispettare per essere considerato "verde" in sede di comunicazione all'Anac. Ma non solo. La guida indica anche una serie di criteri per la definizione delle offerte economicamente più vantaggiose. Inserendoli nel bando si aumenta il livello di sostenibilità ambientale. E, se le imprese non rispettano i criteri indicati dal bando, potranno anche scattare le sanzioni.

Tutto prende le mosse dal piano per le sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione: l'obiettivo è aumentare il numero di appalti verdi sul totale di appalti aggiudicati. A vigilare sugli adempimenti c'è l'Anac, alla quale le stazioni appaltanti devono comunicare i dati degli acquisti fatti in conformità ai criteri ambientali minimi fissati dalla legge. Andranno inseriti nel suo osservatorio.

Il decreto del ministero indica anzitutto dei criteri minimi che devono garantire adempimenti di base. Per questo, per qualificare come verdi le gare di appalto, le stazioni appaltanti dovranno recepire almeno le indicazioni relative alle specifiche tecniche, alle clausole contrattuali, alle condizioni di esecuzione, alla selezione dei candidati. Poi, ci sono una serie di criteri premianti, da tenere in considerazioni nell'ambito delle offerte economicamente più vantaggiose.

Più in dettaglio, l'oggetto dell'appalto dovrà riportare le caratteristiche di sostenibilità ambientale dell'attività prevista. In fase di selezione dei candidati, si potranno inserire requisiti di qualificazione legati alla riduzione dell'impatto ambientale. Sul fronte delle specifiche tecniche, il documento elenca alcuni elementi che andranno rispettati durante il contratto. Ancora, si parla dei criteri premianti, che servono a selezionare prodotti e servizi più sostenibili di quelli che si possono ottenere con il rispetto dei soli criteri di base. Per ogni criterio ambientale è indicata una verifica, che consiste nella documentazione che bisogna presentare per comprovare la conformità del prodotto ai requisiti richiesti.

A questo pacchetto di indicazioni possono essere accompagnate delle sanzioni. La stazioni appaltante, infatti, può definire, sulla base delle linee guida, un sistema di penali economiche che saranno applicate all'aggiudicatario qualora le opere in esecuzione non consentano di raggiungere gli obiettivi previsti. Potranno essere anche di tipo progressivo "in relazione alla gravità delle carenze".

I criteri ambientali promossi dal ministero

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©