Appalti

Anac, parte la riorganizzazione per far fronte ai nuovi compiti della riforma appalti

di Mauro Salerno

Potrebbe spuntare anche un ruolo nella nuova disciplina di accesso agli atti pubblici, il «Freedom of information act», per l’Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Se ne è parlato nell’ultimo Consiglio dei ministri che ha varato la riforma della Pa, anche se la decisione finale non è ancora certa. Sarebbe un motivo in più per accelerare la riorganizzazione di cui sta già discutendo l’Autorità, alla luce del coinvolgimento dell’Anac nel lavoro sugli arbitrati bancari e soprattutto, dei (tanti) nuovi compiti assegnati dalla riforma degli appalti.

CANTONE «PERNO» DELLA RIFORMA APPALTI: I 12 NUOVI COMPITI DELL'ANAC

Ieri in una prima riunione, il Consiglio dell’Autorità ha abbozzato un programma di lavoro. Il compito più urgente da affrontare è il lungo elenco di attività da svolgere per dare seguito agli input della delega appalti. Oltre alle linee guida generali per attuare il codice (e quelle di settore che arriveranno dopo) la delega affida all'Anticorruzione l'incarico di scrivere tutta una serie di regolamenti. Tra questi, quelli destinati a disciplinare il nuovo rating di reputazione delle imprese o il funzionamento dell'albo nazionale dei commissari di gara, solo per fare due esempi.

A stendere le nuove regole sarà una commissione. Che prevede anche il coinvolgimento di soggetti esterni all’Authority. Al primo punto dell'ordine del giorno c'è la messa a punto delle linee guida destinate a calare nella realtà del mercato i principi del nuovo codice dei contratti pubblici. «Costituiremo una commissione - spiega Michele Corradino, consigliere con delega sugli appalti - aperta al mondo delle università, della magistratura e ovviamente a rappresentanti del ministero».

L'intenzione è di non lavorare nelle «chiuse stanze» di Palazzo Sciarra, ma di aprirsi il più possibile al mondo esterno, ai soggetti che poi saranno chiamati a osservare gli indirizzi proposti dall'Authority e adottati con un decreto di Porta Pia. Per questo il lavoro di stesura delle linee guida sarà preceduto da una fase di consultazione che si aprirà a febbraio e coinvolgerà tutti i soggetti interessati dalla riforma: mondo produttivo, costruttori, professioni.

Al fianco della la commissione lavorerà anche un gruppo di giovani laureati che l’Autorità intende inserire con la formula dei tirocini formativi. Saranno una decina, da selezionare attraverso un bando che sarà pubblicato a giorni.

Sullo sfondo il tema del rafforzamento strutturale dell’Authority , un'esigenza che anche al vertice viene considerata ormai ineludibile. L'Anac - nata dalla fusione della vecchia Anticorruzione e della soppressa Autorità di vigilanza sui contratti pubblici - oggi conta 350 dipendenti e 35 dirigenti e l’anno scorso ha ridotto il bilancio del 25% (da 62,9 a 47,1 milioni) nel rispetto della spending review.

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