Appalti

Milleproroghe/1. Appalti, anticipazione prezzi al 20% per i lavori confermata fino a luglio

di Mauro Salerno

Altri sette mesi di anticipazione prezzi al venti per cento. A confermare la misura anti-crisi per le imprese edili è il decreto milleproroghe, varato dal governo e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La misura pensata per limitare gli effetti della crisi di liquidità dei costruttori, introdotta con il decreto fare nell'estate del 2013, viene confermata fino alla scadenza prevista dalla delega appalti per la riforma del codice dei contratti pubblici, da mandare in pensione al più tardi entro il 31 luglio 2016. La delega per la riforma degli appalti sarà esaminata in Aula al Senato, alla ripresa dei lavori dopo la pausa natalizia, dunque la partire dal 12 gennaio 2016.

Le novità per gli appalti
L'allungamento per altri sette mesi dell'anticipazione del prezzo è la novità principale del pacchetto di misure per gli appalti prevista dall'articolo 7 del provvedimento. Insieme alla proroga dell'anticipo del 20% del costo dell'opera, nel milleproroghe hanno trovato spazio anche l'allungamento dei termini per l'applicazione delle misure di qualificazione più favorevoli per imprese progettisti. In particolare si applicheranno fino al 31 luglio 2016 la possibilità di attestare i requisiti tecnico economici dei costruttori facendo riferimento all'attività svolta nei dieci anni precedenti alla sottoscrizione del contratto con la Soa. Prorogate di sette mesi anche le semplificazioni in materia di qualificazione previste dal codice appalti per le società di progettazione (articolo 253, comma 15-bis).

Sempre in materia di qualificazione viene prorogata fino al 31 luglio anche la possibilità per i general contractor di utilizzare per la dimostrazione dell'adeguata idoneità tecnica e organizzativa, l'attestazione Soa in luogo della presentazione dei certificati di esecuzione dei lavori (articolo 189, comma 5 del codice appalti). Prorogata fino al 31 luglio 2016 anche la possibilità di attestare con copia conforme i certificati di esecuzione lavori per la dimostrazione del requisito di adeguata idoneità tecnica e organizzativa (articolo 357, comma 27, del regolamento appalti).

Bandi sui giornali
Resta in vigore per un altro anno l'obbligo di pubblicare i bandi e gli avvisi di gara su quotidiani nazionali e locali. Slitta al 1° gennaio 2017 il termine che era fissato al 1° gennaio 2016, di passaggio alla pubblicazione esclusivamente telematica dei bandi di gara. Le spese di pubblicazione come avviene già oggi sono anticipate dalla stazione appaltante., che poi ottiene il rimborso dall'impresa o dal professionisti vincitore dell'appalto. La proroga è prevista dall'articolo 7, comma 7, del milleproroghe. La misura allunga di 12 mesi quanto stabilito con il decreto Irpef dell'anno scorso (Dl 66/2014) , collegando la "smaterializzazione" degli avvisi di gara alla riforma degli appalti che verrà approvata l'anno prossimo.

Nuove soglie europee
Non c'entra con il decreto milleproroghe, ma c'è un'altra scadenza da ricordare per chi si occupa di appalti. Dal primo gennaio scattano infatti le nuove soglie europee per le gare relative ai contratti pubblici. Nel merito, per gli appalti e le concessioni di lavori la soglia passa da 5.186.000 euro a 5.225.000 euro. Per gli appalti di servizi e forniture si passa da 207mila euro a 209mila euro. A meno che a promuovere l'intervento non sia un'amministrazione dello Stato (come ad esempio un ministero). In questo caso la soglia sale da 134 mila a 135mila euro.

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