Appalti

Variante di Valico, inaugurati 32 chilometri di nuova autostrada costati 4,1 miliardi

di Giorgio Costa

«Abbiamo sconfitto i profeti del “tanto non si farà mai”». Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si toglie un sassolino dalla scarpa e nella galleria Sparvo a Pian del Voglio (tra Bologna e Firenze) preme il pulsante rosso che accende le frecce verdi sulle tre corsie di asfalto che risolvono l’annoso problema dell’attraversamento autostradale dell’Appennino tra Emilia-Romagna e Toscana; prima tutto sulle spalle della “vecchia” A1, inaugurata nel 1964 e in continua manutenzione, ora condiviso anche dalla nuova Variante di Valico, 32 chilometri di nuovo tracciato (per potenziare 59 km di rete) costati 4,1 miliardi, di cui oltre la metà in galleria; un’altezza massima di 490 metri, contro i 726 dell’A1, ha un tracciato più corto di 3 chilometri e per tutte queste ragioni consentirà di ridurre del 30% i tempi di percorrenza con un risparmio di carburante valutabile intorno ai 100 milioni di euro l’anno. La scelta se percorrere il vecchio o il nuovo tracciato sarà totalmente libera, ma studi della società Autostrade indicano che verrà scelta, proprio in ragione del minor dislivello, dal 90% del traffico pesante e dal 40% delle auto che così, per chi la sceglierà, potranno percorrere un’A1 decisamente più sgombra ed agevole.

«È un giorno che sembrava non dovesse arrivare mai – ha detto il presidente del Consiglio – È un importante segnale di ripartenza». «L’8 novembre scorso – ha ricordato Renzi – avevamo promesso che per il Natale 2015 la Variante sarebbe stata pronta e abbiamo mantenuto la parolacon un’opera che dimostra tutte le capacità ingegneristiche e progettuali del nostro Paese. La prossima che inaugura - ha poi aggiunto il presidente del Consiglio - è la Salerno-Reggio Calabria mentre per la terza corsia tra Barberino del Mugello e Firenze Nord siamo al 2020 anche se forzando i tempi si potrebbe arrivare al 2019».

«La Variante di Valico - ha sottolineato Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia e Autostrade per l’Italia - rappresenta un’opera fondamentale per la logistica del nostro Paese. Certo, l’opera è costata il 60% in più tra variazioni, imprevisti e aumento dei costi delle materie prime - ha rimarcato l’ad - ma è un incremento del tutto fisiologico e che è stato totalmente a carico nostro e non è stato trasferito sulla tariffa a fronte della rideterminazione del termine della concessione al 2038». Piuttosto, ha concluso Castellucci, la gestione della variante di valico è «un esempio di successo di collaborazione tra pubblico e privato, in cui il pubblico ha trasferito al privato tutti i rischi e credo che la collettività possa essere soddisfatta».

Soddisfatte sicuramente le Regioni attraversate dall’opera anche se l’elenco delle richieste resta lungo. La Toscana, ad esempio, chiede ad Autostrade impegni precisi sia sulla Tirrenica che per la Firenze-Mare. «Noi chiediamo - ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - il completamento della Tirrenica che ora finisce in un tratturo; a Roma si guarda con amore al corridoio centrale, ma io sommessamente dico che avremmo bisogno anche di qualcosa che ci consenta dalla costa di arrivare a Roma. L’altro tratto da completare è la Firenze-Pistoia che è satura».

«Questo è un nodo infrastrutturale decisivo per il Paese», ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, a margine della inaugurazione della Variante di valico. Ma l’Emilia-Romagna ha in lista altre opere decisive per lo sviluppo economico dell’area: «Questa deve essere la legislatura in cui apriamo i cantieri di opere di cui si discute da decenni, come Cispadana, Campogalliano-Sassuolo, nodo di Bologna, il piccolo secondo tratto della Tibre», - ha detto Bonaccini. Che ora deve trovare una soluzione all’ormai ex passante Nord di Bologna, finanziato con 1,3 miliardi da Autostrade ma bocciato prima dai Comuni della cintura e ora anche dal sindaco di Bologna Virginio Merola. «Stiamo lavorando su un progetto credibile e alternativo al Passante nord», ha detto Bonaccini. Ma resta da capire quale sarà la posizione di Autostrade per l’Italia.

«L’apertura della Variante cancellerà uno degli annunci classici di Isoradio: “Code tra Barberino e Roncobilaccio” e della cosa siamo felicissimi», ha osservato divertito Danilo Scarrone, direttore di Rai Isoradio. Anche se ieri, a partire dalla mattina – a seguito dell’inaugurazione e dell’apertura graduale – si sono formate code anche di una decina di chilometri.

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