Appalti

Piano Anas/2, le opere principali: addio ai grandi project e via alle riqualificazioni delle strade esistenti

di Alessandro Arona

Addio alle grandi opere e ai grandi project financing e ritorno massiccio ai programmi di ammodernamento delle strade esistenti, alle manutenzioni straordinarie, ai lotti di completamento di opere già avviate.

Non è ancora tutto chiaro nel Programma pluriennale Anas 2015-2019, presentato il 25 novembre dal Ministro Graziano Delrio e dal presidente Anas Gianni Vittorio Armani ma non ancora approvato e di conseguenza non ancora reso noto in dettaglio. L'iter di approvazione, dopo il parere positivo del Cipe il 6 agosto scorso, prevede ora la pubblicazione della delibera in Gazzetta (non ancora avvenuta), poi il decreto Mit-Economia per l'approvazione vera e propria e infine una nuova registrazione della Corte dei Conti; la consueta lunga trafila che durerà ancora almeno 6-8 mesi.

Tuttavia da quanto emerso nella presentazione e da quanto ricostruito da «Edilizia e Territorio» sembra emergere proprio questa "rivoluzione copernicana". Oltre alla priorità data alla manutenzione straordinaria (si veda il grafico), due sono le direttrici innovative:
1) accantonamento dei grandi project financing avviati nel 2004-2007 e mai arrivati all'aggiudicazione, sostituendoli con interventi mirati di ammodernamento delle superstrade esistenti, con limitati interventi in variante;
2) rifacimento di progetti su Ionica e Salerno-Reggio Calabria, eliminando per le parti ancora da ammodernare le nuove tratte in variante, e introducendo progetti dal costo molto più limitato per l'ammodernamento in sede.

Piano Anas 2015-2019, le principali opere

Piano Anas 2015-2019, la ripartizione degli investimenti per regioni o direttrici

Sul primo punto non tutto è ancora chiaro su alcune opere, come la Roma-Latina (dove la gara in Pf è ferma da mesi ma non si è deciso nulla di definitivo) o la Ragusa-Catania (dove la convenzione firmata a fine 2014 è ferma da un anno, cioè è in sostanza in corso una riflessione), ma è abbastanza chiaro su altre. La Orte-Mestre, ad esempio, per la quale il ministro Delrio ha in sostanza lasciato morire il project financing da 10 miliardi di euro (anche se Armani dovrà capire quanto si rischia nei ricorsi del promotore a guida Egis Project, gruppo Bonsignore) e il Piano pluriennale prevede 1.765 miloni per la riqualificazione dell'attuale E45 Orte-Mestre, di cui un miliardo finanziato. Dal 2016 partiranno dunque i bandi per ammodernare la E45, avviando i lavori molto prima di quanto sarebbe avvenuto aspettando la gara fase 2 del Pf, la progettazione definitiva e tutto l'iter approvativo.
Chiaro il percorso anche per il Pf per la Caianello-Benevento (720 milioni), accantonato dal Cipe ad aprile e sostituito nel Piano Anas con 658 milioni per l'ammodernamento della strada esistente con appalti pubblici. E chiaro il percorso per la Termoli-San Vittore i Pf: l'Anas ha sciolto a settembre la società mista con la Regione Molise, destinando ora nel Piano 258 milioni per l'ammodernamento delle strade molisane.
Stanziati 237 milioni per il completamento della Grosseto-Siena, accantonando invece il progetto per il completamento in Pf tra Siena e Fano.

Sul secondo punto la strategia è chiara per a Salerno-Reggio Calabria: fino a pochi mesi fa i progetti per completare l'ammodernamento sui 58 km residui avevano progetti dal costo complessivo di ttre miliardi di euro, di cui solo 830 milioni di euro disponibili. Ora il nuovo presidente Armani, d'intesa con Delrio, ha chiesto agli ingegneri Anas di rivedere da capo tutti i progetti, eliminando le costose tratte su nuova sede e puntando solo sulla riqualificazione dell'infrastruttura esistente (si tratta in larga parte dei tratti meno trafficati e di più recente costruzione): i costi totali si sono così ridotti da 3 a 1,7 miliardi di euro, finanziati con il Piano 2015-2019 per gli 1,1 miliardi mancanti.

Confermata la forte iniezione di risorse per la riqualificazione della A19 Palermo-Catania .

Piano Anas 2015-2019, le principali opere

Piano Anas, la ripartizione per regioni

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©