Appalti

Marchesini (Confindustria Emilia Romagna): sconcertati nel merito e nel metodo

di Na.R.

Un allargamento di tangenziale e autostrada è semplicemente «un palliativo di breve termine che non risponde certamente alle esigenze strutturali di lungo periodo che si prefigge un’opera come il Passante». Parole del presidente di Confindustria Emilia Romagna, Maurizio Marchesini.

Qual è la prima reazione degli industriali di fronte all’inatteso stop al Passante?

Siamo sconcertati di fronte alla presa di posizione assunta ieri dal Pd di Bologna sul progetto preliminare del Passante: un incontro circoscritto ai soli Sindaci antagonisti, con esclusione degli altri sindaci dell’area metropolitana.

Per il Comune di Bologna e per i sindaci contrari alla bretella l’alternativa c’è: la terza corsia della tangenziale.

Parliamo di un progetto che non esiste, a scapito di un progetto che c’è, è già finanziato, e resta ovviamente suscettibile di ulteriori miglioramenti e perfezionamenti. La fattibilità tecnica, finanziaria e ambientale dell’alternativa è tutta da valutare.

Presidente, che cosa la sorprende di più?

Che valutazioni e decisioni di questa importanza non vengono assunte nella sede istituzionale propria, cioè la Città metropolitana, ma in una riunione di partito, per essere poi trasferite e imposte agli organi istituzionali. Il ruolo della Città metropolitana viene così mortificato e ridotto a una mera presa d’atto di decisioni dettate da logiche politiche e di consenso elettorale. Viene meno una valutazione obiettiva dell’interesse generale di tutto un territorio e del suo sistema economico che ha le caratteristiche e l’ambizione di essere un’area metropolitana di livello europeo. Emerge una carenza di visione di medio-lungo termine e di capacità di creare vere condizioni per l’attrattività, gli investimenti e lo sviluppo, che rappresentano invece i principali obiettivi di questa legislatura.

Che cosa chiedete a questo punto?

Per gli industriali emiliani è ancora una volta indispensabile che venga abbandonato l’approccio ideologico e strumentale, tornando finalmente a un serio confronto tecnico progettuale, che individui i correttivi e i miglioramenti di tracciato e le vere opere di mitigazione e compensative connesse a questa opera.

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