Appalti

Grandi opere/2. Metrò di Napoli, servono 500 milioni per non fermare i cantieri

di Brunella Giugliano

L'assessore del Comune di Napoli ai Trasporti, Mario Calabrese, definisce "preoccupante" la mancanza di certezze dal Ministero delle Infrastrutture circa lo stanziamento effettivo dei finanziamenti per la linea 1 e la linea 6 della metropolitana cittadina, previsti a livello programmatico dall'ultimo Allegato Infrastrutture al Def, del 10 aprile scorso. Per portare avanti i lavori delle due linee dell'underground partenopea, l'amministrazione di Palazzo San Giacomo stima per il 2016 un fabbisogno pari a 185 milioni (di cui 85 per la linea 1 e di 100 per la linea 6), quota parte dei 500 milioni indicati nel Def per il prossimo triennio (2016-2018).
«Se le risorse non verranno confermate in tempi brevi - spiega l'Assessore - e cioè entro la fine dell'anno, non riusciremo a dare continuità ai cantieri, con il rischio di forti rallentamenti». E continua: «Non solo le risorse programmate devono essere rapidamente assegnate, ma anche con continuità. È fondamentale per consentire il prosieguo dei lavori e il rispetto dei programmi. Di questa necessità abbiamo già informato il Governo e le altre Istituzioni».

In totale i 500 milioni previsti dal Def serviranno per 200 milioni all'ultimazione della Linea 1 nella tratta da Dante a Garibaldi (completamento delle stazioni Municipio, Duomo e piazzale esterno della stazione Garibaldi) e per 300 al completamento della Linea 6 (stazioni e una piccola parte della galleria). Non è ancora stimata, invece, la quota dei finanziamenti europei che potrebbero provenire dal Por Fesr Campania 2014-2020. Quest'ultimo, infatti, è l'unico programma in Italia non ancora approvato dalla Commissione Europea.
L'obiettivo del Comune è di completare entro il 2020 il progetto che consentirà al capoluogo partenopeo di collegare l'area nord di Napoli alla stazione centrale e all'aeroporto, passando per il centro cittadino.

LINEA 1
Per la Linea 1 è già operativa la tratta Piscinola- Dante-Municipio-Garibaldi per 13 chilometri e 14 stazioni. I lavori sono stati realizzati dal consorzio MN-Metropolitana di Napoli Spa, che ora sta costruendo la tratta successiva, Dante-Garibaldi-Centro Direzionale (già attiva nel percorso Dante-Municipio-Garibaldi, salvo gli interventi da completare sulle stazioni Municipio, Duomo e piazza Garibaldi), della lunghezza di 5,3 chilometri con cinque stazioni e per cui sono già stati spesi 1,5 miliardi. L'ultimo tassello è stato aggiunto a fine maggio scorso, con l'inaugurazione di parte della Stazione Municipio. Quest'ultima diventerà il punto cruciale dell'intero sistema dell'underground partenopea, poichè da qui sarà possibile arrivare dai quartieri collinari di Piscinola e del Vomero direttamente al Porto e, a regime, sarà anche il nodo di interscambio con il terminal della linea 6, in via di realizzazione.
Se i 200 milioni previsti dal Def fossero confermati, il Comune potrebbe procedere all'apertura entro il 2016 dell'uscita "San Giacomo" della stazione "Municipio" ed entro il 2017 della uscita "De Pretis"; al completamento entro il 2018 del collegamento della stazione "Municipio" con il porto nella zona della stazione Marittima (l'area destinata al trasporto passeggeri per le isole del Golfo e di approdo delle crociere); all'ultimazione entro il 2017 di piazza Garibaldi ed entro il 2019 della stazione "Duomo".
Nel frattempo sono in corso i lavori per il prolungamento della metro da Garibaldi all'aeroporto, per ulteriori 3,2 chilometri e 4 stazioni (Centro Direzionale, Tribunale, Poggioreale e Capodichino). Per il progetto, dal costo complessivo di 1,1 miliardi, sono già stati assegnati con delibera Cipe 88/2013 finanziamenti per un 593,1 milioni, di cui 300 di fondi ex Fas (APQ dicembre 2013), 113,1 di risorse delle Legge 98/2013 e 180 milioni assicurati dal mutuo che il Comune di Napoli ha contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, mentre mancano ancora 507 milioni.
Su questa tratta, al momento, è stata avviata la realizzazione delle stazioni Centro Direzionale e Capodichino, mentre per le altre due fermate i lavori dovrebbero cominciare a breve.

LINEA 6
Per la Linea 6, invece, ad oggi è completato il 98% delle gallerie e il 60% delle stazioni.
Il progetto nasce dalle ceneri del più grande scandalo della tangentopoli napoletana degli anni '90, la Ltr (linea tranviaria rapida) che prevedeva un tracciato di 20 chilometri con 35 stazioni, mai realizzato. Nel 1994 l'amministrazione comunale volle rilanciarlo, modificandolo. Ecco, quindi, l'attuale metropolitana, con un percorso ridotto da Fuorigrotta a piazza Municipio.
A gennaio 2007 è stata inaugurata la prima tratta di circa 2,5 chilometri e 4 stazioni (Mostra, Augusto, Lala-Piazza Italia e Mergellina), costata 150 milioni. E' in corso il prolungamento Mergellina – Municipio per ulteriori 3,3 chilometri. In particolare, sono state completate le opere strutturali delle stazioni Arco Mirelli, S. Pasquale e Chiaia mentre sono ancora in corso, per importanti rinvenimenti archeologici, quelle della stazione Municipio. Ad oggi sono stati spesi 476 milioni. Mancano i 300 milioni programmati nel Def per il triennio 2016-2018 e che dovrebbero consentire entro il 2018 il completamento dell'intera tratta.
Sempre per la Linea 6 il Demanio ha dato la disponibilità delle aree dell'ex Arsenale militare di via Campegna: 80mila metri quadrati da destinare a deposito e officina per la manutenzione dei veicoli, con un progetto da 400 milioni.
Il progetto definitivo sarà a breve trasmesso al CIPE per la relativa approvazione e finanziamento. E' in corso, inoltre, uno studio di fattibilità per prolungare la linea di ulteriori 5 chilometri fino all'area ex-Italsider di Bagnoli.

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