Torino, ok alla gara da 10 milioni per progettare la seconda linea del metrò

Quasi 15 chilometri di lunghezza, con 27 fermate, da Nord a Sud del territorio cittadino. Sono questi i macro numeri della seconda linea della metropolitana di Torino, la cui progettazione sarà messa in gara entro un mese (come deciso martedì scorso in Giunta, con l'approvazione di una delibera).

Il bando si regge su un finanziamento di 10 milioni, che l'amministrazione Fassino ha ottenuto a valere sul decreto Sblocca Italia (Dm 4 marzo 2015), grazie anche al pressing dei parlamentari Pd Stefano Esposito, Paola Bragantini e Francesca Bonomo. Obiettivo: avere entro la primavera un preliminare, per far partire la richiesta di finanziamento per i lavori al Governo.

La linea 2, sulla carta, serve a collegare i quartieri agli antipodi di Rebaudengo e Mirafiori, con fermate intermedie importanti, come quella del Campus universitario Einaudi, della centralissima piazza Castello o di Porta Nuova, punto di interconnessione con la linea uno. Ai capolinea, sono previste due ulteriori biforcazioni, una verso la zona di San Mauro e di Pescarito e l'altra verso piazza Begnasi (dove si attesterà presto la metrò Uno).
Sulla base di uno studio preliminare effettuato nel 2008 era stato ipotizzato, per l'opera, un costo di circa 1.185 milioni di euro. «Ma ora – come spiega l'assessore all'Urbanistica, Stefano Lorusso – con la progettazione, si tratterà di stimare nuovamente i costi definitivi e anche una serie di suggerimenti su come reperire le risorse. Perché nel bando sarà chiesto ai progettisti di avanzare idee anche su questo fronte».

Per ciò che riguarda la fase di costruzione, lo studio aveva ipotizzato la suddivisione dei cantieri in 4 lotti funzionali. Il primo, di 7 fermate (4 km da percorrere in circa 8 minuti), è quello a servizio dell'area su cui è ipotizzata la trasformazione della variante 200 al Piano regolatore di Torino, verso lo Scalo Vanchiglia, completamente da riqualificare.