Appalti

Fiumicino/2. L'aeroporto romano nato nel 1960 cerca un posto al sole in un’Europa ipercompetitiva

di Giuseppe Latour

Sfondare il muro dei 40 milioni di passeggeri. E completare il blocco Sud, quello utilizzato al momento, grazie a investimenti per 1,6 miliardi di euro entro il 2021. Ma, poi, guardare oltre e avviare il progetto del blocco Nord, che consentirà di raddoppiare i passeggeri, arrivando fino a quota 80 milioni, grazie a un maxi investimento da 7 miliardi di euro. Il destino di Fiumicino, hub nazionale inaugurato nel 1960, si gioca su questi due fronti. Il presente, nel quale bisogna completare opere avviate, come l'adeguamento di terminal e aree di imbarco. E il futuro, nel quale bisognerà (entro il 2044) mettere mano a Fiumicino Nord, un maxi progetto che dovrebbe rendere lo scalo romano uno dei competitor principali del Mediterraneo, vincendo la sfida con i due concorrenti più agguerriti: Istanbul e Madrid.

I progetti al 2021
Attualmente, Fiumicino è l'ottavo aeroporto europeo, con 38,5 milioni di passeggeri all'anno. E nei prossimi anni dovrà crescere ancora molto. Il piano nazionale aeroporti, infatti, ha escluso la realizzazione di uno scalo a Viterbo, che avrebbe consentito la delocalizzazione di quote di traffico, ad esempio relative alle compagnie low cost. La capacità del blocco Sud (quello attuale) pare al limite: l'attuale sedime è saturo e i tempi di percorrenza degli aerei all'interno dell'aeroporto (taxi) sono già troppo lunghi. Anche con il suo completamento, sarà possibile arrivare sopra i 40 milioni di passeggeri ma non molto oltre. Insomma, bisogna rivolgersi a Nord. Prima di allora, entro il 2021, sarà completato il blocco Sud, con 1,6 miliardi di investimento, quattro terminal, cinque aree di imbarco, 125 piazzole per aeromobili.

IL REPORT DELL’ENAC SULLO SVILUPPO DELL'AEROPORTO LEONARDO DA VINCI

Fiumicino Nord
Lo sviluppo di lungo periodo dello scalo prevede, invece, l'allargamento a Nord: in base al nuovo masterplan, entro il 2044 l'aeroporto sarà affiancato da un nuovo blocco. Questo assetto permetterà di realizzare nuove infrastrutture, migliorare i collegamenti intermodali, aumentare la capacità di gestione dei passeggeri e tagliare i costi. Tutti obiettivi impossibili da centrare con le infrastrutture attualmente a disposizione. A nord sorgerà un nuovo terminal da 6 milioni di metri cubi, con quattro moli di imbarco, due nuove piste e cinque settori di nuovi piazzali di sosta per gli aeromobili. Per completarlo serviranno 7 miliardi di euro di investimenti. L'aeroporto sarà collegato da una nuova stazione alla Capitale e, al suo interno, avrà una connessione sotterranea tra il blocco Nord e quello Sud. In questo modo sarà assicurata l'intermodalità tra treno e aereo. Nel breve periodo si punterà, invece, al potenziamento dell'infrastruttura, per migliorare il servizio attuale.

La sfida con Madrid e Istanbul
Nello scacchiere internazionale nei prossimi anni Fiumicino sarà, insieme ad Abu Dhabi, l'hub di Alitalia ed Etihad, due compagnie tra di loro complementari, per lo sviluppo verso oriente ed occidente. La sfida commerciale più rilevante, però, riguarda la concorrenza con gli altri scali dell'Europa meridionale per contendersi i vettori che non saranno di casa a Roma. In questo senso, sono Madrid e Istanbul i concorrenti più diretti per dimensione e posizionamento. Soprattutto lo scalo turco si muove su numeri e tassi di crescita che impongono a Fiumicino di non perdere tempo per avviare il suo inseguimento. Madrid è più vicina, anche se nell'ultimo anno ha fatto registrare un'accelerazione importante nel numero di passeggeri: +13,1% contro il +4,7% dello scalo romano.

Il report dell’Enac sullo sviluppo dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma Fiumicino

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