Appalti

Progettare, costruire e abitare al centro del 51° Saie. Squinzi: investire sulle infrastrutture e sulla banda larga

di Al. Le.

«Il Saie è da sempre la fiera di riferimento dell'edilizia negli anni si è sempre più trasformato in uno strumento di politica industriale per il nostro settore». Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha inaugurato ieri a Bologna il salone dell'edilizia. «Noi come Confindustria - ha continuato Squinzi - riteniamo che il settore dell'edilizia stia attraversando una crisi profonda perché tra i vari comparti produttivi del nostro Paese è uno di quelli che ha sofferto di più in questi anni. Abbiamo necessità di cambiare la situazione e lo si deve fare in maniera intelligente e virtuosa».

Il Saie quest'anno ha individuato tre grandi aree tematiche su cui incentrare il dibattito: progettare, costruire e abitare, sottolineando come sia indispensabile muoversi per recuperare il ritardo accumulato negli anni. «Investire sulle infrastrutture materiali ma anche su quelle di tipo immateriale come la banda larga che contribuiscono in maniera straordinaria alla competitività. E Saie in questo caso è una grande vetrina. Noi come Confindustria insieme alla nostra associazione di settore Ance abbiamo preparato una serie di proposte che abbiamo sottoposto al Governo per la legge di stabilità del 2016. In questo modo diamo degli input su cui lavorare per contribuire alla ripartenza di questo settore. Perché non possiamo dimenticare che l'edilizia è fondamentale».

Il salone internazionale dell'edilizia italiana quest'anno lancia la formula Saie Smart House, dedicata alla costruzione e riqualificazione di edifici e città intelligenti. Importante l'afflusso di gente e di addetti ai lavori che hanno gremito le sale del convegno inaugurale e i tanti corsi di formazione organizzati dalla Saie Academy.
La riqualificazione energetica, la ristrutturazione degli edifici e la cura dei luoghi del vivere comune sono i pilastri su cui si poggia questa nuova edizione che segna un cambio di rotta e che ha scelto di puntare sull'innovazione tecnologica e sul concetto del costruire in maniera ecosostenibile. Punti considerati fondamentali per non farsi sopraffare dalle nuove sfide del mercato dell'edilizia.

Un tema che coinvolge in primo luogo le città, chiamate a cambiare veste e forma riqualificando il proprio territorio e riutilizzando edifici e spazi in disuso per un nuovo modello di comunità.«Puntare su un'edilizia sostenibile e efficiente è possibile ma ci vogliono norme adeguate che spingano sulla rigenerazione urbana e sull'efficienza energetica». Sono le parole con cui il vicepresidente Ance, Gabriele Buia, si è rivolto al mondo delle costruzioni riunito a Bologna.
In vista della prossima Legge di stabilità, Buia si dice soddisfatto per la proroga degli ecobonus già annunciata dal Governo ma aggiunge che sarebbe necessario rafforzarli per incentivare grandi interventi e non solo piccole sostituzioni: «Dobbiamo puntare a favorire quei lavori che permettono un maggior risparmio di energia».

Un altro tema importante, secondo il vicepresidente dei costruttori, riguarda le città che vanno ripensate: «Servono strumenti normativi adeguati alle moderne esigenze. Non basta dire consumo zero di territorio, c'è bisogno di una legge che consenta interventi di demolizione e ricostruzione necessaria a lanciare un vero piano di riqualificazione urbana».

In Italia negli ultimi sei anni si è registrata una contrazione di oltre il 26% delle costruzioni mentre è cresciuta la domanda di ristrutturazione. Sul territorio nazionale sono circa 13,6 milioni i fabbricati da recuperare e per rispettare il piano strategico dell'Ue 2050 il nostro Paese dovrebbe ristrutturare 1.500 abitazioni al giorno.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©