Appalti

Riforma appalti, il performance bond resta fino ad aprile: no alla sospensione immediata

di Mauro Salerno

Non passa la sospensione immediata del performance bond. La Commissione Bilancio della Camera ha bocciato ieri tutti gli emendamenti - arrivati da gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione - mirati ad anticipare la cancellazione della garanzia globale sulle grandi opere al momento delle entrata in vigore della legge delega, invece che all'entrata in vigore del decreto di recepimento delle direttive europee.

Alla Camera dunque si è ripetuto lo stesso copione del Senato. La norma è stata ritenuta suscettibile di creare squilibri per le casse dello Stato in assenza di una copertura idonea.

Cosa è il performance bond
La garanzia globale di esecuzione è un istituto di matrice anglosassone usato molto negli Stati Uniti, poco nel Regno Unito e da nessun altro paese europeo a parte, ora, l'Italia. Prevede che in caso di fallimento o inadempimento del titolare dell'appalto ci siano almeno due sostituti in possesso dei requisiti previsti dal bando, pronti a scendere in campo e terminare i lavori. Dal primo luglio 2014, al termine di una lunga sequela di rinvii , la garanzia è obbligatoria per gli appalti integrati oltre i 75 milioni e per le opere (ormai una rarità) affidate a general contractor. Mentre è facoltativa per i lavori di sola esecuzione oltre 100 milioni. Lo scopo è chiaro: garantire la stazione appaltante che l'opera arriverà al traguardo qualunque cosa accada in cantiere, fallimento dell'impresa appaltatrice incluso.

Il problema
Il punto è che banche e assicurazioni si guardano bene da svolgere il ruolo di garanzia richiesto. Il punto più contestato della norma è il ruolo assegnato ai garanti, impossibilitati a sciogliersi dal vincolo di portare a termine l'opera trovando un sostituto, attraverso il pagamento di una penale commisurata al valore delle opere ancora da eseguire. Di qui il rischio di bloccare i bandi per grandi opere (soprattutto quelle da realizzare con appalti integrati), con alcune gara congelate proprio per la difficoltà a trovare assicuratori disposti a rilasciare la garanzia.

La soluzione
Arriverà con il primo dei due decreti destinato ad attuare la delega. Il comma 10 dell'unico articolo della delega precede infatti che al momento di entrata in vigore del decreto di recepimento delle direttive - da adottare entro il 18 aprile 2016 - l'obbligo di chiedere all'aggiudicatario del contratto la garanzia globale sul cantiere smetterà di avere efficacia.

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