Appalti

Appalti: in 9 mesi persi 4,5 miliardi di grandi opere, Comuni e ferrovie spingono la ripresa

di Alessandro Lerbini

Grandi opere dimezzate, numero dei bandi in rialzo e amministrazioni comunali a far da traino all'intero settore insieme alle ferrovie. Al termine del terzo trimestre del 2015, il mercato dei lavori pubblici registra un andamento a due velocità: crescono le gare ma dimuiscono i valori.
Secondo l'osservatorio Cresme Europa Servizi, da gennaio a settembre sono stati promossi 13.273 bandi per un valore di 17,634 miliardi. Rispetto allo stesso periodo del 2014, il numero di avvisi cresce del 4,4% mentre il valore perde il 18,4 per cento nonostante il forte recupero di settembre grazie ai 1.644 bandi (+26,8%) per 1,297 miliardi (+13,9%).

Classi d'importo
La differenza con l'anno scorso la fanno le grandi opere oltre i 50 milioni, passate da 73 per 10,4 miliardi a 44 per 5,9 miliardi: -39% per le gare, -43% per gli importi e sopratutto un calo di 4,5 miliardi che equivalgono quasi in toto alla cifra mancante sul totale dell'anno in corso.
Andamento opposto per le altre fasce. Quella tra 15 e 50 milioni ha totalizzato 123 bandi per 2,883 miliardi, pari a un incremento del 28,1% per il numero e dell'11,9% per il valore; i bandi tra 5 e 15 milioni sono stati 316 (+6,8%) per 2,679 miliardi (+5%).
Stabile il segmento tra uno e cinque milioni, con 1.727 iniziative (-1,5%) per 3,784 miliardi (+0,5%), in rialzo i piccoli lavori tra 500mila euro e un milione con 1.507 bandi (+8,7%) per 1,092 miliardi (+9,3%).

Stazioni appaltanti
I Comuni si confermano al primo posto nella graduatoria per enti con gli indici entrambi positivi. I dati del Cresme mostrano un incremento del 6,2% di pubblicazioni (8.080 bandi) e dell'1,7% per gli importi (4,754 miliardi). Seguono le Ferrovie con 152 opere (-19,6%) per 3,3 miliardi (+138%), le aziende speciali con 1.026 appalti (+20,6%) per 3,15 miliardi (+73,6%), l'edilizia sanitaria con 507 lavori (+21,9%) per 1,044 miliardi (-16,4%).
Segnali positivi anche dall'edilizia abitativa pubblica che ha ripreso a marciare con 316 avvisi (+82%) per 378 milioni (+79%).
L'Anas ha invece concentrato l'attività 2015 sui piccoli e medi interventi: più bandi dall'inizio dell'anno (461, incremento del 4,5%) ma valori più che dimezzati (432 milioni, -61,9%).

Aree geografiche
La Campania, pur perdendo il 21% dei compensi, rimane al primo posto con 1,949 miliardi. Seguono la Lombardia con 1,892 miliardi (+20,5%), il Lazio con 1,708 miliardi (-32%). I rialzi più consistenti li mettono a segno l'Umbria (474 milioni, +528%) e il Trentino Alto Adige (1,656 miliardi, +461%).
La gara più importante del mese scorso è stata pubblicata dal Comune di Alessandria che affida, per 95 milioni, la concessione per la realizzazione e gestione del sistema di teleriscaldamento.

I dati Cresme di settembre

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©