Appalti

Salini, Giovannini alla presidenza dopo il passaggio di Costamagna in Cdp

di S.Fi.

Sarà Alberto Giovannini il successore di Claudio Costamagna alla presidenza di Salini Impregilo. L'ex banchiere di Goldman Sachs è approdato sulla poltrona più alta della Cdp e si è dimesso dal ruolo nel gruppo di costruzioni. Ieri un cda del "campione nazionale" ha nominato l'erede, scegliendolo, come anticipato dal Sole 24 Ore, all'interno del board. La scelta è appunto caduta su Giovannini, che sarà anche membro del comitato esecutivo come lo era Costamagna. La designazione di Giovannini, ha spiegato ieri una nota, «avviene in continuità con l'alto livello di indipendenza, competenza e best practice di corporate governance adottate dal gruppo». Allo stesso tempo il consiglio ha rivolto «un unanime, sentito, ringraziamento» a Costamagna per il «fondamentale contributo prestato alla costituzione del gruppo Salini Impregilo ed esprime al medesimo i migliori auguri per il nuovo e prestigioso incarico».

Mentre Giovannini si insediava, il patron del gruppo romani Pietro Salini volava in Etiopia per accogliere il premier Matteo Renzi. Il capo del Governo ha visitato i cantieri della diga Gibe III nel sudovest del paese. «Orgoglio italiano», l'ha definita il primo ministro. Alta 246 metri e capace attraverso 2 gallerie di portare acqua alla centrale idroelettrica che produrrà 1870 megawatt di energia pulita. Pari, ha tenuto a precisare Renzi, all'energia di 2 centrali nucleari.

Il premier ha raggiunto insieme a Pietro Salini, a bordo di un C130, la diga, incastonata nelle montagne a 300 chilometri da Addis Abeba. «Sono molto orgoglioso - ha detto Renzi - per questa cooperazione tra due Paesi. Molto spesso l'Italia non è consapevole delle cose straordinarie che tanti di voi e noi fanno in giro per il mondo. Siamo un Paese fortissimo per la qualità della nostra ingegneria e come mi ha più volte ripetuto Salini battiamo i cinesi in ogni record».

E per questo Renzi ha spronato, pensando all'Italia, a «smettere di piangersi addosso perché è vero che noi dobbiamo fare le riforme ma dobbiamo anche essere consapevoli che nel mondo c'è bisogno di Italia». Il Premier ha incoraggiato le maestranze italiane a continuare a svolgere con passione il proprio lavoro e ha espresso grande apprezzamento per Salini Impregilo. Le parole di stima sono state rivolte al Top Management ma anche a tutti gli operai presenti in cantiere e impegnati nella costruzione della diga. Renzi ha ricevuto in dono un libro sulle dighe realizzate dal gruppo, firmato da tutte le maestranze locali. E scherzando ha concluso: «ci vuole meno a fare una diga in Etiopia che una conferenza dei servizi, ma tranquilli la cambieremo». Nei giorni scorsi Salini si è aggiudicata, in consorzio con Galfar e Cimolai, il contratto per la realizzazione dello stadio Al Bayt nella città Al Khor in Qatar, circa 50 km a nord della capitale Doha. Il contratto, del valore di 770 milioni di euro, di cui circa 716 per la costruzione e oltre 53 per operation&maintenance, prevede la progettazione e la costruzione di uno dei complessi sportivi nei quali sarà giocata la Coppa del Mondo Fifa 2022.

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