Appalti

A Roma in arrivo (in ritardo) la centrale unica di committenza

di Massimo Frontera

Nella riorganizzazione della opaca macchina degli appalti di Roma Capitale macchina la giunta Marino cerca di colmare anche il vuoto della centrale unica di committenza. La prossima settimana, fanno sapere dallo staff dell’assessore alla Legalità del comune di Roma, Alfonso Sabella, verrà reso noto il regolamento sugli appalti, cui il magistrato sta lavorando da tempo. L’obiettivo è di portarla in giunta per un primo momento di ufficializzazione e condivisione dei contenuti.

Via alla stazione unica di committenza
Uno dei punti chiave del regolamento è appunto la costituzione della centrale unica di committenza, cioè la struttura organizzativa degli approvvigionamenti gestiti dalla macchina comunale, ora metropolitana; ma allo stesso tempo anche un baluardo di trasparenza e chiarezza sugli affidamenti, cioè l'antidoto al brodo di coltura che ha fatto prosperare il “mondo di mezzo” scoperchiato dalle inchieste.

Prequalifica nell’albo fornitori
Un altro elemento qualificante sarà un sistema di prequalifica dei fornitori, che passerà attraverso l’istituzione di albi fornitori, nel solco di quello che già hanno sviluppato da tempo le grandi stazioni appaltanti, in particolare per gli appalti di armamento ferroviari o per la realizzazione di reti energetiche.

Roma Capitale “soggetto aggregatore”
Intanto Roma Capitale è stata già stata inclusa dall’Autorità anticorruzione nel “club” dei 35 soggetti aggregatori previsti dal decreto legge 66/2014, superando la prima fase di selezione avviata dall’Autorità guidata da Raffaele Cantone. Per svolgere la funzione di soggetto aggregatore è stata utilizzata la struttura della Stazione unica appaltante attivata dalla Provincia di Roma. Struttura che ora - con la cancellazione delle province, è stata invece incardinata nell’ambito amministrativo romano, e precisamente all’interno del servizio 3: gare e contratti, conferenze di servizi e opere pubbliche, stazione unica appaltante. In base alle informazioni aggiornate ad aprile scorso, hanno già assicurato l’adesione alla stazione unica di Roma Capitale i comuni di Civitavecchia e Fiumicino (oltre a Canale Monterano e Arcinazzo Romano).

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