Imprese

La grande riconversione dell’edilizia: un’impresa su cinque ora è «green»

di Entrico Netti

Una nuova edilizia per portare più valore al patrimonio immobiliare italiano. In altre parole aggiungendo sicurezza, efficienza, ecosostenibilità e perché no anche bellezza percorrendo la via del rinnovamento e della riqualificazione edilizia. Specializzazioni ed innovazioni che fanno parte dell’edilizia del futuro che si sta sempre più affermando anche grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo delle società del settore mentre i bonus fiscali aggiungono maggiore convenienza le operazioni di ristrutturazione. Le ricadute? Bollette energetiche più leggere e un aumento del valore degli immobili che in media è intorno al 30 per cento. Da non trascurare le ricadute occupazionali per un settore come quello delle costruzioni che nell’arco di un decennio ha perso circa 600mila posti di lavoro.

In questo contesto giovedì a Milano verrà presentato il rapporto con le «100 storie italiane per le costruzioni del futuro» realizzato dalla Fondazione Symbola con Fassa Bortolo in collaborazione con la Triennale, coinvolgendo esperti del settore e MadeExpo in qualità di partner tecnico. Le imprese selezionate operano nell’impiantistica, la progettazione, negli interventi e i servizi integrati, le finiture. «Tra le radici del futuro dell’Italia ci sono le grandi e piccole aziende dell’edilizia che stanno cambiando e riqualificando le città - sottolinea Ermete Realacci, presidente di Symbola, la fondazione per le qualità italiane -. Ora si deve dare stabilità agli incentivi che per il bonus sisma può arrivare fino all’85% se abbinato ad interventi di efficienza energetica».

Le ricadute di questo circolo virtuoso della riqualificazione immobiliare non mancano. Nel 2017, per esempio, i vari bonus per le ristrutturazioni hanno attivato oltre 28 miliardi di investimenti e portato alla creazione di oltre 418mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Il capitolo manutenzione ordinaria e straordinaria diventa così preponderante segnando un giro d’affari di 87,6 miliardi contro i 41,4 delle nuove costruzioni.

«Migliorare materiali e prestazioni risulta indispensabile per ottimizzare gli interventi, così come agire sulla formazione degli operatori sui temi del green building - spiega Paolo Fassa, presidente della trevigiana Fassa Bortolo, storica impresa del settore -. Le imprese lo hanno capito: tra 2014 e 2017 le aziende del settore costruzioni che hanno investito in prodotti e tecnologie green sono state oltre 34mila, il 20,8% del totale delle imprese».

Una via che è anche un antidoto alla svalutazione del patrimonio immobiliare che vale quasi il quadruplo del Pil ma anno dopo anno vede limare il proprio valore. Con nuovi materiali, una efficace coibentazione, investimenti anche nei giardini condominiali portano valore e una maggiore qualità della vita.

Nel caso dei condomini, per esempio, Enea in collaborazione con Logical Soft ha appena realizzato “Condomini+4.0” app gratuita per conoscere i consumi energetici e le caratteristiche strutturali dei condomini. I professionisti sono così in grado di valutare gli interventi per la l’efficientamento e riqualificazione oltre ai fattori di rischio.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©