Imprese

Fondi Ue, nuovo bando Horizon da 112 milioni per l'efficienza energetica

di Maria Adele Cerizza

Ridurre le emissioni di carbonio in Europa in tutti i settori dell’economia. Per contribuire a raggiungere questo obiettivo Horizon 2020 mette a disposizione 112 milioni di euro nell’ambito del programma di lavoro «Energia sicura, pulita ed efficiente» che fa parte del pilastro «Sfide sociali» di Horizon 2020.

Sono sette gli inviti aperti il 15 maggio e con scadenza il 6 settembre con un budget pari a 56 milioni di euro. A questi si aggiungono due inviti da 16 milioni di euro sempre aperti il 15 maggio ma in scadenza l’11 settembre. Altri due inviti invece saranno lanciati il 1° agosto 2018 - con un budget complessivo di 40 milioni di euro – per chiudersi il 16 ottobre (prima scadenza) e il 25 aprile 2019 (seconda scadenza).

I topic

Tra le tematiche che la Commissione europea intende finanziare nel 2018 figurano: ristrutturazione degli edifici; servizi integrati di ristrutturazione della casa; nuova generazione di valutazione e certificazione delle prestazioni energetiche; recupero di calore/freddo dai rifiuti industriali; capacity building per audit energetici; assistenza per lo sviluppo del progetto; nuova etichettatura energetica, modellizzazione dell’efficienza energetica e della domanda di energia; sostegno alle autorità pubbliche per attuare l’Unione dell’energia; mitigare la povertà energetica delle famiglie; potenziamento del ruolo dei consumatori nel cambiare il mercato; abilitare la prossima generazione di servizi intelligenti che integrano l’efficienza energetica.

Tutti si ispirano alla tabella di marcia elaborata dalla Commissione europea «verso un’economia a basse emissioni di carbonio» la quale prevede che entro il 2050 l’Ue riduca le emissioni di gas a effetto serra dell’80% rispetto ai livelli del 1990. Le tappe per raggiungere questo risultato prevedono una riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030 e del 60% entro il 2040; che tutti i settori diano il loro contributo - naturalmente in funzione delle rispettive potenzialità economiche e tecnologiche - e che la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio sia fattibile ed economicamente abbordabile.

Le azioni innovative

Da qui l’intervento di H2020, il quale grazie agli inviti a presentare proposte punta a finanziare progetti per le Ia, cioé azioni innovative (quindi finanziate al 70% dei costi ammissibili e presentate da Pmi in partneriato con Università o centri di ricerca) che puntino a sviluppare tecnologie per la riduzione del costo dell’elettricità fotovoltaica; soluzioni «close to market» per l’utilizzo del calore solare nei processi industriali; azioni dimostrative per la realizzazione di una grande turbina eolica da 10 Mw; idee per una seconda generazione di strumenti di progettazione per dispositivi di energia oceanica; metodologie per una più semplice installazione di sistemi produzione pre-commerciale di biocarburanti avanzati per l’aviazione; azioni congiunte per promuovere soluzioni innovative di energia nelle tecnologie dell’energia rinnovabile nonché iniziative di cooperazione rafforzata in reti intelligenti locali e regionali del sistema energetico europeo.

Le azioni di ricerca

Ma anche azioni di ricerca e innovazione (Ria) - finanziate al 100% dei costi ammissibili - costituite principalmente da attività volte a stabilire nuove conoscenze o esplorare la fattibilità di una nuova o migliore tecnologia, prodotto, processo, servizio o soluzione. A tal fine esse possono includere ricerca di base o applicata, lo sviluppo e l’integrazione tecnologica, test e validazione su di un prototipo in piccola scala in un laboratorio o in ambiente simulato. I progetti possono contenere dimostrazioni strettamente collegate ma limitate o azioni pilota volte a dimostrare la fattibilità tecnica in un ambiente prossimo all’operativo.

Le azioni di coordinamento

E per finire azioni di coordinamento e di supporto (Csa) che non coprono attività di ricerca ma eleggibili sono le attività di coordinamento, programmi, politiche, workshops, seminari, creazione di piattaforme on-line. Nello specifico, con tale strumento vengono finanziate misure di supporto alla ricerca definite di accompagnamento quali: standardizzazione; comunicazione e divulgazione dei risultati della ricerca; azioni di sensibilizzazione verso le tematiche oggetto di studio; networking azioni di coordinamento e servizi di supporto; dialoghi politici workshop strategici; workshop di apprendimento reciproco e di studi (compresi gli studi di progettazione per nuove infrastrutture); attività complementari di pianificazione strategica; coordinamento tra i programmi in diversi Paesi.

Lo scenario

Il settore energetico presenta il maggior potenziale di riduzione delle emissioni poichè è in grado di eliminare quasi totalmente le emissioni di Co2 entro il 2050. Basti pensare cosa significherebbe la sostituzione dei combustibili fossili nei trasporti e per il riscaldamento con l’energia elettrica. Questo a patto che l’energia elettrica provenga sempre più da fonti rinnovabili, eoliche, solari, idriche e dalla biomassa o da altre fonti a basse emissioni, come quelle a combustibili fossili dotate di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

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