Imprese

Innovazione, la proposta di Federbeton: inserire il Bim nel piano Industria 4.0

di Giuseppe Latour

Allargare il piano "Industria 4.0", includendo tra le sue misure anche azioni legate alla digitalizzazione nelle costruzioni. È la proposta arrivata nel corso della "Fabbrica delle idee", la serie di incontri organizzata da Federbeton, nella quale attori del settore a tutti i livelli si sono confrontati su temi legati all'innovazione in edilizia. Mettendo al centro, soprattutto, il Bim: è principalmente sul cambiamento che porterà il building information modeling, infatti, che il settore dovrà misurarsi nei prossimi anni.

"Se oggi acquisto una gru ho diritto agli incentivi, se invece ho bisogno di acquistare tecnologie legate al Bim non ho diritto a nulla. È una semplificazione, ma rende perfettamente l'idea della situazione", Gianluigi Coghi, vicepresidente dell'Ance, fotografa così lo stato delle cose. Il settore ha un grande bisogno di digitalizzazione, di innovazione e di formazione. Le pubbliche amministrazioni devono qualificarsi, i professionisti devono migliorare le loro competenze, le imprese devono investire. A loro supporto, però, non ci sono piani di sostegno pubblici. "Non c'è altra strada – prosegue Coghi -, bisogna allargare "Industria 4.0" alle costruzioni".

Il piano del Governo, per adesso, è tutto orientato sul ministero dello Sviluppo economico. Bisognerebbe, invece, coinvolgere con più forza le strutture del Mit. A partire dalla commissione che sta lavorando sul Bim, presieduta dal provveditore alle Opere pubbliche di Emilia Romagna e Lombardia, Pietro Baratono. In questo modo si potrà cominciare il lavoro di avanzamento del settore, che dovrà partire proprio dalle Pa: "Il decreto del ministero sulla qualificazione delle stazioni appaltanti – dice proprio Baratono – andrà integrato con una parte sulla digitalizzazione dei procedimenti, che diventerà fondamentale per la Pa. Non possiamo pensare, però, di fare tutto e subito. La formazione del personale è un processo lento, che richiede molto tempo".

Discorso simile dal lato dei professionisti, che sono parecchio indietro sulla formazione. "In Francia – spiega Franco Karrer, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e presidente del comitato scientifico di Federbeton – l'80% dei professionisti non è formato per usare queste tecnologie e in Italia siamo su numeri molto più bassi". Numeri confermati dai rappresentanti degli ingegneri e degli architetti. "Volendo esagerare, possiamo dire che il Bim per noi è una disgrazia inevitabile. Non possiamo pensare di calarlo sulla realtà dei piccoli studi italiani senza alcun tipo di incentivazione", dice Marco Aimetti del Consiglio nazionale degli architetti.

Infine, ci sono le imprese. Anche loro dovranno investire nell'aggiornamento ma, soprattutto, in software e macchinari adatti ad utilizzare il Bim. Senza dimenticare un aspetto: i produttori. Per loro l'impegno guarda alla costituzione di banche dati di prodotto che siano facilmente integrabili con le tecnologie del building information modeling. Anche in questo senso, però, servono investimenti.

E, comunque, sullo sfondo c'è un lungo elenco di questioni collaterali che andranno risolte, per migliorare l'utilizzo del Bim. Servirebbe una correzione del Codice appalti, in relazione all'appalto integrato. "Con le regole attuali, facendo l'offerta economicamente più vantaggiosa sull'esecutivo, viene meno ogni momento di controllo progettuale in fase di gara", spiega Giuseppe Di Giuda, professore del Politecnico di Milano". L'attuale assetto separa in maniera troppo netta la fase di progettazione da quella di esecuzione dei contratti: è esattamente il contrario della filosofia del Bim. Anche grazie al lavoro dell'Uni, poi, sarà importante andare verso l'unificazione dei linguaggi e la piena interoperabilità di tutti i sistemi esistenti. Senza dimenticare il lavoro del Mit e della commissione Bim: da loro arriverà la prima spinta verso una fase di sperimentazione delle nuove tecnologie. Sarà il trampolino dal quale il nuovo sistema comincerà a muoversi.

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