Imprese

Alluminio italiano per le pareti della maxi-sede Apple a Cupertino

di Matteo Meneghello

Da Medicina, in provincia di Bologna, a Cupertino, nel mezzo della Silicon Valley. Apple sceglie la tecnologia italiana, affidandosi alla bolognese Gruppo Profilati per la fornitura delle pareti divisorie di alluminio (realizzate dalla Estel di Thiene) che costituiranno l’architrave del nuovo campus californiano, in costruzione in queste settimane. Il gruppo sta ultimando le consegne di un ordine di oltre 300 tonnellate di estruso grezzo in lega d’alluminio, per circa un milione di euro di valore. Una commessa che conferma il buon posizionamento del gruppo bolognese nel mercato internazionale dell’alluminio per estrusione, sia per utilizzi in edilizia (con soluzioni strutturalmente complesse, come quelle pensate per Apple, che hanno richiesto bagni galvanici ad hoc e sagomature particolari) che in ambito industriale. Nel 2015 il gruppo Profilati ha fatturato 143 milioni, per un ebitda che si attesta al 10 per cento (circa 250 gli addetti occupati nei due siti produttivi di Medicina e di Teramo). «Siamo tornati ai livelli pre-crisi - spiega l’amministratore delegato, Marco Galliani -, sia sul piano dei volumi che sul fronte delle marginalità».

In questi anni è però cambiato il mix produttivo: solo il 50% delle vendite oggi è orientata all’edilizia, percentuale in calo rispetto al passato.

«Siamo di fronte ad un significativo processo di razionalizzazione nel panorama dei serramentisti e dei distributori - spiega l’amministratore delegato -. C’è qualche segnale di ripresa, per il momento concentrato al nord, ma noi manteniamo comunque le nostre posizioni, grazie ad un mix calibrato, ad una efficiente rete di distribuzione interna e, in generale, alla solidità rappresentata da 17 brevetti di proprietà».

Il gruppo investe annualmente 1,5 milioni di euro in ricerca e sviluppo. Accanto al tradizionale business dell’edilizia, sta acquistando un peso sempre più preponderante il segmento relativo alle forniture all’industria. «Il manifatturiero sta reagendo e mostrando maggiore dinamismo - prosegue l’amministratore delegato -. Serviamo aziende che producono componenti per l’elettronica, che esportano in Cina, Giappone e Usa, mentre i clienti della meccanica lavorano soprattutto in Germania: il buon trend di vendita dei nostri semilavorati, che precedono di circa sei mesi l’approdo sul mercato del prodotto finito, confermano che i segnali di ripresa dovrebbero consolidarsi per tutto il 2016».

Altro segmento in forte sviluppo è legato all’industria dei trasporti. «I produttori di componentistica sono nostri clienti da tempo - conferma Galliani -: l’utilizzo dell’alluminio, in un’ottica di alleggerimento del veicolo e di riduzione dei consumi e delle emissioni, si conferma in forte sviluppo nell’automotive»

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