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Mattoni in vetro «made in Italy» per il negozio Chanel firmato da Mvrdv ad Amsterdam

di Mila Fiordalisi

È una facciata "artigianale", figlia della maestria dei maestri vetrai di Venezia, quella che lo studio di architettura Mvrdv ha progettato per il la riqualificazione dell'edificio in mattoni che ad Amsterdam ospita il flagship store di Chanel.

La parete in mattoni di vetro, ciascuno progettato come singolo elemento e connesso all'altro grazie ad uno speciale collante, è stata creata in un anno di lavoro da un team di una decina di persone composto dagli artigiani dell'azienda Poesia (Vetreria Resanese) e gli ingegneri dell'Università Tecnica di Deft e dello studio Abt (Wessels Zeist il contractor del progetto).

La facciata in vetro è andata a rimpiazzare la parte bassa dell'edificio in mattoni rossi in terracotta - che caratterizzano l'architettura della città olandese - demolita poiché non recuperabile. Gli architetti hanno pensato di andare a ricreare la parete in mattoni, ma usando il vetro per dare nuova veste all'edificio e sortire il duplice effetto della trasparenza e del "colore". A seconda dei punti di osservazione e delle differenti ore del giorno, infatti, la parete della Crystal Houses appare come totalmente trasparente o assume il color verde bottiglia o blu cielo.

Ma la resa estetica non è l'unico plus della facciata made in Italy: la maxi parete vetrata è stata infatti ideata per garantire isolamento e protezione dalle correnti ventose cui è esposta l'area nella quale è localizzato l'edificio. Per ottenere il risultato è stato ideato un sistema di contrafforti in vetro. E sono in vetro anche architravi, cornici e davanzali. Per ingegnerizzare la facciata vetro-terracotta il team del progetto ha sviluppato un vero e proprio nuovo sistema costruttivo per opere murarie: la realizzazione della facciata in vetro ha necessitato infatti l'impiego di laser ad alta tecnologia per il taglio dei mattoni nonché di speciali lampade Uv per "saldare" la colla-gel usata per compattare i mattoni fra loro. E per ottenere il massimo livellamento dei mattoni è stato usato anche il latte.

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