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H2h Facility Solutions (gruppo Manutencoop): «Sensori in rete via Gsm per monitorare gli impianti termici»

di Mila Fiordalisi

Dotare gli impianti di climatizzazione di speciali sensori in grado di indicare anomalie per tempo ossia di "predire" il rischio prima che si verifichino guasti e blocchi. È questa la sfida di H2H Facility Solutions (Gruppo Manutencoop), specializzata nella fornitura di servizi di facility management a clienti privati organizzati "a rete", cioè presenti sul territorio con più sedi (catene retail, filiali bancarie e assicurative, centri commerciali, gruppi industriali, catene alberghiere e strutture sanitarie).

Il paradigma è l'Internet of things. E la connettività degli "oggetti", nel caso specifico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento punta a fare il paio con l'uso di tecnologie quali la business intelligence e la georeferenziazione, la prima in grado di "interpretare" le informazioni e la seconda di localizzare immobili e operatori per poter gestire al meglio le attività di intervento e manutenzione. "Negli ultimi 24 mesi abbiamo cambiato la nostra value proposition dai servizi tecnici alla logica del benessere del cliente. Coerentemente con il nostro core business, che è quello dei servizi di assistenza e manutenzione vogliamo dare valore aggiunto e crediamo che tecnologie come l'Internet of things possano consentire funzionalità evolute", sottolinea l'Ad dell'azienda Stefano Donati.

Ci sono già progetti in corso?
Un primo sensore consentirà di anticipare per l'appunto situazioni critiche andando a interpretare informazioni quali livelli di temperature troppo alti o troppo bassi ma anche il rumore, solitamente uno dei "segnali" di possibili problemi in vista. È una soluzione dunque che va ben oltre il telecontrollo in tempo reale. Per portare avanti il progetto ci avvaliamo di un team di specialisti che vende in campo (oltre al nostro personale tecnico), i professionisti di Epoca srl e Tech Gap Italia e delle startup emiliane Eggtronic e Dquid.

E quanto costa mettere a punto un sistema del genere?
Puntiamo ad una soluzione snella, plug & play e universale, ossia che possa essere applicata su qualsiasi tipo di impianto, indipendentemente dal produttore. Ed è per questo che continuiamo a tenere alti gli investimenti in innovazione: spendiamo 1,5 milioni l'anno, pari al 3% del fatturato.

Ci sono già installazioni in corso?
Si abbiamo due installazioni su un impianto di riscaldamento ed entro un mese avremo 30 installazioni. I sensori sono in grado di comunicare via Gsm con la nostra piattaforma di controllo utilizzando il cloud. Si tratta ancora di una sperimentazione, nel senso che queste installazioni ci consentiranno di capire se il sistema funziona o va perfezionato, ma contiamo di andare a regime già entro l'anno.

Quanti immobili puntate a coprire?
Posso dirle che sono circa 10mila gli immobili che gestiamo in tutta Italia per un totale di 230mila-250mila interventi.

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