Imprese

Federbeton: industrial compact per il rilancio delle costruzioni

di Mila Fiordalisi

Innovazione e qualità: sono queste le parole d'ordine per la ripresa del settore dell'edilizia. Ne è convinta Federbeton - la federazione di Confindustria che riunisce le associazioni del settore cemento, calcestruzzo dei materiali di base per le costruzioni. Per consentire al comparto di trovare una chiave per uscire definitivamente dalla crisi, la Federazione ha deciso di raccogliere in un Libro Bianco unico nel suo genere le proposte e le iniziative portate avanti da oltre un centinaio di esperti fra rappresentanti delle istituzioni, dell'università e delle aziende che si sono confrontati nella "Fabbrica delle idee" organizzata al Saie di Bologna. «Per uscire dalla crisi il settore edile ha bisogno di una nuova visione. Due degli elementi portanti sono l'innovazione e la qualità. Non a caso sono due punti che ritroviamo nel recente codice degli appalti», commenta il presidente di Federbeton, Sergio Crippa.

Le novità introdotte dal nuovo Codice degli appalti rappresentano dunque – secondo la federazione – un humus importante. Determinante l'impostazione delle gare prossime venture che nello spazzare via la logica del massimo ribasso «che ha portato effetti devastanti all'interno della nostra filiera - puntualizza Crippa - consentirà di valorizzare i progetti di qualità e di "premiare" i cantieri imperniati sull'innovazione tecnologica». Se è vero che il comparto delle costruzioni ha pagato, forse più di altri settori, il prezzo della crisi economica e congiunturale, la Federazione invita a "spogliarsi" dai vittimismi e dai pregiudizi e a concentrarsi sulle opportunità offerte dalla rivoluzione tecnologica e digitale su cui ha acceso i riflettori anche l'ultimo rapporto Cresme. In tal senso Crippa evidenzia anche e soprattutto l'importanza del Bim (Building Information Modeling): «Il sistema Bim rivoluzionerà completamente il modo di costruire. Noi ci occupiamo del cemento, del calcestruzzo, dei materiali di costruzione, siamo forse l'anello finale della filiera ma siamo la base per la realizzazione delle opere, quindi credo che anche in questo essere preveggenti e capire che il modello sta cambiando ci potrà dare qualche vantaggio competitivo in più».

Gestione consapevole e contemporanea dell'ambiente costruito, ruolo della progettazione per uno sviluppo antropologico delle citta, valorizzazione dell'interdisciplinarietà nella programmazione delle infrastrutture, soluzioni per l'emergenza casa e un nuovo piano di interventi di social housing, i perni su cui bisogna fare leva. Il tutto accompagnato da un piano di rinnovamento dell'edilizia scolastica e, non ultimo, da un'attenzione al valore del riuso. La digitalizzazione dei processi, la scelta dell'innovazione tecnologica e l'organizzazione efficiente e sicura dei cantieri, rappresentano secondo Federbeton i principali ingredienti della ricetta. Su questi temi c'è infatti piena convergenza da parte degli esperti e delle istituzioni. Secondo Federbeton «bisogna porre in atto un "industrial compact" per riprogrammare e rilanciare il settore delle costruzioni, prendendo spunto dalle iniziative di successo realizzate in altri Paesi europei come la Francia e la Gran Bretagna».

In occasione della presentazione del Libro Bianco Crippa ha anche annunciato la nascita di un Comitato scientifico all'interno della Federazione «per dare corpo alle sensazioni e alle idee che ruotano attorno al nostro settore». L'organo sarà affiancato da un advisory board «che metterà in contatto i componenti del comitato e quelli dell'Ufficio di presidenza della Federazione, quindi i rappresentanti delle aziende, per cercare di trovare una comunione fra l'attività dell'Accademia e quelle delle imprese per portare aventi progetti interessanti».

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