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Sistemi idrici, a Padova Gruppo Hera scommette sulle smart grid

di Mila Fiordalisi

Rivoluzionare in chiave «smart grid» i sistemi idrici e la rete fognaria di Padova. Questo il progetto portato avanti da AcegasApsAmga (Gruppo Hera). Il programma «eAqua», realizzato grazie alle competenze ingegneristiche e alle sinergie del Gruppo Hera, supportate da investimenti straordinari per 7 milioni di euro (che si affiancano ai circa 20 milioni ordinari per manutenzione, ammodernamento e potenziamento), fa leva sul concetto di smart grid: «Nei sistemi idrici, le Smart Water Grids permettono la "distrettualizzazione" e la "modellazione" negli acquedotti come nei sistemi fognari», spiega la società del Gruppo Hera. «Distrettualizzare significa suddivisione della rete generale in aree più piccole e, mediante l'inserimento di evoluti misuratori di portata e pressione in punti prestabiliti, situati lungo il perimetro di ciascun distretto e collegati in rete telematica, realizzare un modello fisico e digitale». L'intero sistema, pianificato dalle simulazioni virtuali del modello idraulico e supportato dalla raccolta ed elaborazione in tempo reale dei dati, rappresenta – spiega ancora l'azienda - il metodo più efficace nella ricerca delle perdite di rete e di bilanciamento delle portate idriche da remoto, in base al fabbisogno. «La rete è "intelligente", cioè in grado di gestire autonomamente le portate, in base al fabbisogno degli utenti e di segnalare tempestivamente le anomalie di sistema, comunicando in tempo reale il flusso idrico in ogni punto della rete».


La roadmap prevede, entro fine 2015, il completamento dei 16 macro distretti principali della rete di Padova e del Piovese e i 17 per la rete di Trieste.
Al contempo si lavoro alla modellazione profonda della rete fognaria padovana, un'infrastruttura da 1.300 km. Un progetto sviluppato da AcegasApsAmga e nato nell'ambito della task force anti-allagamenti coordinata dal Comune di Padova, che vede in campo anche Genio Civile, Consorzio di Bonifica Bacchiglione Brenta e Autorità di Bacino.
«La piena conoscenza della rete ha un obiettivo ambizioso: attenuare nel medio periodo il rischio allagamenti a Padova, grazie all'uso spinto della tecnologia e alla capacità di elaborare complesse basi di dati. Una volta raccolti e integrati, i dati vengono poi sottoposti a verifica, attraverso un incrocio con le informazioni provenienti da rilievi aerei a infrarossi, rilievo Lidar, che forniscono le esatte altimetrie del terreno con precisione millimetrica». Il progetto «Rete fognaria smart», unico nel suo genere in Italia, si concluderà nel 2016 quando sarà rilasciato il «modello».


Il primo passaggio: la conoscenza dettagliata di 1.300 km di rete fognaria
Il progetto nasce da un primo dato di fatto, comune a molti altri centri urbani: allo stato attuale non esiste una piena conoscenza della rete fognaria cittadina, in termini di esatta collocazione delle condotte e di caratteristiche tecniche di queste (portata, inclinazione, punti di interconnessone).
La prima fase del lavoro sarà dunque di apprendimento e conoscenza. Su un apposito software particolarmente evoluto, saranno raccolti, uniformati e rappresentati tutti i dati utili a conoscere appieno i circa 1.300 km di rete fognaria cittadina. Si tratta di circa 3,5 milioni di parametri provenienti da basi dati differenti: sostanzialmente quelle di tutti gli enti che, a diverso titolo, entrano nel governo delle acque padovane: Autorità di Bacino, Arpav, Genio Civile, Consorzio di Bonifica Bacchiglione. Le informazioni lavorate sono di estremo dettaglio. Per fare un esempio, si può trattare del numero di caditoie stradali (che immettono in rete l'acqua piovana), dei punti in cui si registra un cambio di pendenza in ogni singola condotta, o del diametro delle tubazioni.


La verifica con i rilievi aerei infrarossi
Una volta raccolti e integrati, i dati vengono poi sottoposti a verifica, attraverso un incrocio con le informazioni provenienti da rilievi aerei a infrarossi (tecnicamente, rilievo Lidar), che forniscono le esatte altimetrie del terreno con precisione millimetrica. Si tratta di un controllo importantissimo, considerando che la rete fognaria funziona sfruttando proprio la pendenza. In caso di necessità di ulteriori verifiche potranno essere disposti rilievi diretti sul campo.


Il caricamento dei dati di piovosità e le simulazioni sul modello
Successivamente si caricheranno nel sistema i dati relativi alla piovosità sul territorio provenienti dai pluviometri AcegasApsAmga ed Arpav dislocati sul territorio,
L'ultima fase del lavoro, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2015 e l'inizio del 2016, vedrà l'attivazione vera e propria del modello. Vale a dire che i diversi scenari di piovosità saranno simulati sulla rete (a questo punto completamente conosciuta) e grazie al software di modellazione sarà possibile identificare i punti della rete sottoposti a stress e dunque a possibili allagamenti. Sarà quindi possibile sapere, ad esempio, quali sono le aree a rischio allagamento in caso di evento meteorico di 4 giorni consecutivi, con certe caratteristiche.


Obiettivo prevenzione
«Prevenzione e controllo del rischio allagamenti e adeguamento di reti e impianti. Comune di Padova e AcegasApsAmga ammodernano la rete fognaria di Padova – commenta l'assessore Fabrizio Boron, che spiega come «si tratta di un investimento condiviso attraverso una sinergia che porterà soddisfacenti risultati per il futuro della città».
« Grazie a questo progetto, Padova sarà un'eccellenza nazionale nella modellazione della rete fognaria» aggiunge Roberto Gasparetto, Direttore Generale AcegasApsAmgaGasparetto, spiegando «è questo un esempio concreto di che cosa significhi una gestione intelligente delle reti fisiche,, perchè grazie all'investimento massiccio in tecnologia saremo in grado di prevedere il comportamento delle fognature in caso di pioggia e dunque di orientare al meglio gli investimenti».

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