Fisco e contabilità

Formazione Cni: 9 milioni di crediti validati e 135 provider accreditati nel 2015

di G. La.

Quasi nove milioni di crediti validati nel 2015. Poco meno di mezzo milione di partecipanti. E 135 provider accreditati. Sono queste le cifre che riassumono l'andamento delle attività di formazione del Cni nel corso dell'ultimo anno, secondo quanto spiega Carla Cappiello, segretario della Scuola superiore di formazione del Cni e presidente dell'ordine degli ingegneri di Roma. Per il futuro, l'obiettivo è il potenziamento dell'offerta, che passerà soprattutto dall'attività di formazione a distanza, per sostenere gli iscritti degli ordini più piccoli.

Partiamo dagli esiti della formazione. «Dall'entrata in vigore della formazione continua obbligatoria, il primo gennaio 2014 – spiega Cappiello -, i dati che si registrano a livello nazionale sono positivi e incrementali». I numeri ufficiali sono quelli della Scuola superiore di formazione professionale per l'ingegneria del Cni: dicono che nel 2015 sono stati realizzati 10.285 eventi formativi, tra corsi, seminari, visite tecniche e convegni, con un aumento consistente rispetto ai 6.620 dell'anno precedente. "I crediti validati al 31 dicembre sono stati 8,7 milioni, mentre i crediti non formali registrati sono stati 6,2 milioni. Le partecipazioni totali sono state 474mila contro le 351mila del 2014". I provider autorizzati all'erogazione di corsi, al momento, sono 135.

«Questi dati – commenta Cappiello - appaiono molto significativi, poiché pongono in evidenza il grande lavoro svolto dagli ordini territoriali per soddisfare le esigenze formative degli iscritti che, a mio parere, non sono più solo un mero assolvimento di un dovere sancito dalla legge, ma rappresentano una reale richiesta di aggiornamento professionale. Superato il concetto di obbligo, si sta assistendo a una volontà di ricevere contenuti utili e attuali per lo svolgimento della propria professione».

Per il futuro, si sta ragionando sul potenziamento dell'offerta formativa. «L'obiettivo deve e dovrà essere quello di aumentare e diversificare costantemente l'offerta formativa, garantendo più contenuti di sempre maggiore qualità. In un mondo del lavoro che richiede specializzazione e competenze settorializzate, è davvero utile aggiornare il proprio sapere e il proprio saper fare». In questo senso, assumerà un ruolo centrale la formazione a distanza. «Gli eventi erogati in Fad sul territorio nazionale sono stati nel 2015 circa duecento. La formazione a distanza sicuramente sarà incrementata, per permettere a chi non ha grande disponibilità temporale o a chi lavora in luoghi distanti dalla propria residenza ordinistica, di seguire corsi e seminari».

Logicamente, conclude Cappiello, «si studieranno modelli che possano permettere il più alto grado di interazione tra il discente e il docente e laddove possibile con la classe "on line". Non bisogna tuttavia dimenticare il valore aggiunto della formazione che è e rimane l'interazione con gli altri partecipanti e i formatori, da cui possono nascere sinergie, scambi di idee e nuove progettualità lavorative».

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