Fisco e contabilità

Laterizi, trovato l'accordo sul contratto: 70 euro di aumento (al 2018)

di Giuseppe Latour

Settanta euro di aumento, estensione della contrattazione di secondo livello, rilancio della sanità e della previdenza integrative, certificazione del lavoro notturno, limitazione dell'uso dei dati del controllo a distanza, maggiore spazio alla formazione. Sono alcuni dei temi contenuti nell'accordo per il rinnovo del contratto nazionale laterizi e manufatti industria, sottoscritto giovedì scorso, nel giorno della sua scadenza, dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil con le controparti Andil ed Assobeton. Entro il 30 aprile l'ipotesi di accordo verrà sottoposta alla consultazione dei lavoratori.

L'aumento retributivo è pari a 70 euro al parametro 136, ed è suddiviso in tre tranche: 15 euro a partire dal primo aprile 2016, 25 euro dal primo aprile 2017 e 30 euro dal primo luglio 2018. Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro entra in vigore da aprile e scadrà il 31 marzo 2019. «Il giudizio sull'intesa è positivo - dichiarano i segretari nazionali delle tre sigle Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile ed Ermira Behri - anche perché il rinnovo si inserisce in un contesto di grandissima crisi del settore. Negli ultimi otto anni, infatti, la produzione è calata del 75%, scendendo da 22 milioni di tonnellate a 5 milioni, e si è dimezzato il numero degli occupati, che oggi sono 30mila. È molto importante quindi essere riusciti a firmare, entro la data di scadenza, un contratto che oltre a difendere il reddito rafforza i diritti dei lavoratori».

Si estende la contrattazione di secondo livello «con l'introduzione della contrattazione territoriale, che avverrà a livello di azienda e/o di gruppo attraverso le Rsu/Rsa dei sindacati territoriali», spiegano i sindacati. Sul tema del controllo a distanza «il nuovo contratto prevede che i dati raccolti attraverso gli strumenti di video sorveglianza previsti dalla legge non possano essere utilizzati per provvedimenti disciplinari» e su quello del lavoro notturno, proseguono i sindacati, «mensilmente ed annualmente il lavoratore avrà riscontro e certificazione delle ore lavorate, ciò è importante ai fini del riconoscimento delle lavorazioni gravose e usuranti per il pensionamento».

Soddisfazione anche dal vicepresidente di Andil, Vincenzo Briziarelli: «È stata una trattativa non facile ma che comunque ha portato a risultati interessanti per le nostre delegazioni datoriali. Siamo soddisfatti perché la controparte, durante questi mesi di trattativa, ha compreso le difficoltà delle aziende del nostro settore che ormai da più di sette anni versano in una crisi durissima che ha portato alla perdita del 70% circa del fatturato e che ha visto la produzione passare da 22 milioni di tonnellate a circa 5 milioni».

Il nuovo contratto nazionale per i lavoratori del settore del laterizio

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