Fisco e contabilità

Cassa geometri, prestazioni erogate e contributi tornano in pieno equilibrio nel 2016

di Giuseppe Latour

Prestazioni erogate e contributi tornano in pieno equilibrio nel 2016. La Cassa di previdenza dei geometri (Cipag) risponde con i fatti ai rilievi della Corte dei conti sul suo bilancio del 2014. Nel corso del suo ultimo Comitato dei delegati ha appena approvato il bilancio di previsione per il 2016. Le stime per il prossimo anno dicono che la cosiddetta "gestione previdenziale" sarà parecchio positiva, per circa 19 milioni di euro. Buone notizie arrivano anche dalla sostenibilità a cinquant'anni dei conti dell'ente.

I numeri dei bilancio sono, quindi, positivi. A partire da uno degli elementi che erano stati bacchettati dalla Corte dei conti poche settimane fa: la gestione previdenziale, la differenza tra contributi versati e prestazioni pensionistiche. Nel 2016 avrà un saldo positivo per 19,4 milioni e una copertura della contribuzione, al netto della maternità, che si attesta a 1,049, in crescita rispetto al rapporto di 1,030 previsto in sede di aggiornamento per il 2015. Sui numeri incidono positivamente le entrate, che ammonteranno a 515,7 milioni di euro totali, +5,5% rispetto al dato aggiornato del 2015, mentre le entrate per sanzioni, oneri accessori e interessi sui contributi sono pari a 29,1 milioni.

Crescono anche le spese per prestazioni, che ammonteranno a 502,2 milioni, a fronte dei 485,4 milioni dell'anno precedente, con un aumento del 3,5% rispetto al 2015. I costi di amministrazione, stimati in 21,2 milioni di euro, sono in linea con le stime aggiornate del 2015, rimanendo sostanzialmente invariati negli ultimi sette anni. Per effetto dei risultati economici ipotizzati per il biennio 2015-2016, il patrimonio netto della Cassa dovrebbe crescere nel 2016 fino ad arrivare a 2.268,3 milioni di euro.

Nel corso del Comitato è stato anche approvato il bilancio tecnico, che dà indicazioni sulla sostenibilità a cinquant'anni e che conferma per il futuro la situazione di stabilità economica già evidenziata nei precedenti bilanci. In particolare, il saldo previdenziale, dopo un periodo di crescita contenuta, si mantiene sostanzialmente invariato fra i 150-190 milioni di euro dal 2018 al 2052, anno dal quale intraprende un percorso di più decisa crescita.

«Quanto emerge dal bilancio tecnico è il risultato dell'intensa attività di modifica regolamentare che abbiamo posto in essere per la sostenibilità nell'ultimo quinquennio», commenta il presidente della Cassa, Fausto Amadasi che aggiunge: «In considerazione del protrarsi della crisi economica e proseguendo nel cammino di taglio della spesa abbiamo inoltre prorogato fino al 2017 la riduzione dei compensi per gli organi istituzionali». Resta, poi, fermo l'obiettivo per il 2016 «di sostenere la qualità della vita degli iscritti destinando 27,2 milioni di euro alle attività di welfare integrato come le pensioni di invalidità e inabilità».

Approvate da parte del Comitato dei delegati anche alcune modifiche statutarie e regolamentari tra cui, in particolare, la revisione della disciplina dei trattamenti pensionistici di vecchiaia anticipata, nei casi di versamenti incompleti della contribuzione. Sempre nel rispetto delle esigenze di equilibrio e sostenibilità del sistema previdenziale, viene riconosciuta una garanzia di accesso al trattamento di vecchiaia per coloro che hanno raggiunto l'età pensionabile dei 70 anni, anche qualora non risulti coperto l'intero arco contributivo

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