Fisco e contabilità

Inarcassa pronta a dimezzare le sanzioni per i debiti contributivi dei progettisti

di Giuseppe Latour

Taglio delle sanzioni per chi non paga i propri debiti contributivi, attualmente fissate a un livello molto alto: il 2% mensile e 24% annuo. Dopo il ritocco della regolarità contributiva per i progettisti che partecipano alle gare, è questo il prossimo intervento programmato dal nuovo presidente di Inarcassa, Giuseppe Santoro. Gli interessi di mora saranno ridotti: nelle prossime settimane si lavorerà a dettagliare l'intervento, ma la sforbiciata sarà almeno della metà, con incentivi per chi si autodenuncia o sceglie di non rateizzare i propri debiti, pagando tutto in un'unica soluzione. Anche se, per rendere pienamente attuative queste novità servirà qualche mese: l'iter previsto dalle regole della Cassa non potrà essere completato prima dell'inizio del 2016.

Al momento, il livello di sanzioni della Cassa è particolarmente elevato: siamo al 2% mensile che, su base annuale, diventa il 24 per cento. Un'aliquota altissima che incide su uno stock di debiti arretrati parecchio corposo. Secondo le indicazioni dell'ultimo bilancio consuntivo dell'ente, ci sono circa 800 milioni di euro che i professionisti avrebbero dovuto versare ma che non hanno mai pagato. Così, non stupisce che, nel corso delle ultime elezioni, la revisione di questo apparato sanzionatorio così incisivo sia stata uno dei temi centrali del dibattito tra architetti e ingegneri.

Dopo l'elezione di luglio, allora, il presidente Santoro sta già mettendo a punto l'intervento sulle sanzioni con i suoi uffici tecnici. L'imperativo è tagliare: il 2% non è un livello considerato sostenibile per gli iscritti. Questa percentuale sarà abbattuta di almeno la metà. Ma non solo. Si proverà a utilizzare lo sconto sugli interessi di mora come una leva per indurre architetti e ingegneri all'autodenuncia. Chi dichiarerà di avere contributi da pagare, senza aspettare un accertamento di Inarcassa, si vedrà assicurare uno sconto ulteriore sulle sanzioni da versare. Lo stesso verrà fatto nel caso in cui l'iscritto scelga di rateizzare i suoi debiti. Il motivo è che, negli ultimi anni, la rateizzazione degli arretrati è diventata una scelta diffusissima tra i professionisti. Una tendenza che i nuovi vertici vogliono in qualche modo contrastare. Allora, chi si autodenuncia e paga in contanti, con le modifiche in arrivo incasserà un bonus sostanzioso.

Per conoscere il dettaglio della riforma, però, bisognerà aspettare ancora qualche mese. Il primo passaggio formale da compiere riguarda il Comitato nazionale dei delegati, convocato per il mese di ottobre. In quella sede si comincerà a discutere il tema della revisione delle sanzioni, raccogliendo le diverse proposte dei delegati di tutta Italia. Dal Comitato, il Consiglio di amministrazione riceverà mandato di lavorare a una bozza di modifica del sistema di sanzioni. Nelle settimane successive si lavorerà a una proposta di articolato: al momento ci sono delle ipotesi di lavoro, che parlano di dimezzare almeno le attuali aliquote. In fase di consolidamento delle novità, però, si terrà conto anche degli emendamenti proposti dai delegati. La proposta finale, allora, sarà portata al Comitato successivo, che dovrebbe esserci a novembre 2015 o all'inizio del 2016, entro febbraio. Solo a quel punto, dopo l'approvazione del Comitato, la riforma potrà essere considerata definitiva. E comincerà a incidere materialmente sulle tasche dei progettisti.

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