Fisco e contabilità

Efficienza energetica, Realacci: inattuati gli incentivi del conto termico

di Giuseppe Latour

Conto termico: semplificazione cercasi. Il Dl Sblocca Italia prevedeva entro la fine del 2014 un decreto per avviare il riordino dell'incentivo, rimasto poco sfruttato. Ma questo provvedimento, ad oggi, non è ancora pronto per la pubblicazione. Così il presidente della commissione Ambiente di Montecitorio, Ermete Realacci ha scritto al Governo chiedendo di sbloccare la partita e approvare il decreto. Ma non solo: la svolta potrebbe essere rappresentata dall'istituzione di una nuova unità di missione per l'efficienza energetica presso Palazzo Chigi, sul modello di quella già dedicata al dissesto idrogeologico.

L'interrogazione di Realacci è stata indirizzata al ministero dello Sviluppo economico, a quello dell'Ambiente e a Palazzo Chigi. E parte ricostruendo quello che è accaduto con lo Sblocca Italia. «L'articolo 22 della legge di conversione del decreto Sblocca Italia – si legge - prevedeva l'incentivazione degli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di incremento dell'efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni e mirava a facilitare l'accesso a tali contributi per imprese, famiglie e soggetti pubblici. Detti fondi ammontano a 900 milioni annui, di cui 700 milioni di euro per i privati e 200 milioni per il pubblico, e nell'attuale contingenza risultano essere importantissimi per l'economia nazionale, risultando al momento inutilizzati».

Per sbloccare questo denaro un intervento veniva indicato come prioritario: «L'aggiornamento del sistema di incentivi, definiti dall'attuale conto termico, che non ha centrato gli obiettivi in termini di sviluppo dell'efficienza e di utilizzo delle risorse». Il provvedimento indicava anche una scadenza, il 31 dicembre del 2014 per semplificare le relative procedure e favorire l'accesso alle risorse stanziate ma non impiegate. Ad aggravare la situazione c'è il fatto che il 9 gennaio 2015 è stata istituita la cabina di regia per l'efficienza energetica, "finalizzata al coordinamento ottimale delle misure e degli interventi di efficienza energetica". Ma c'è anche un profilo di risparmio di spesa da considerare, per il presidente della commissione Ambiente: "Secondo la Consip la spesa energetica per uffici, scuole e ospedali è maggiore di cinque miliardi di euro annui ed investendo in efficienza energetica questo valore si può ridurre almeno di un terzo".

Nonostante questo «ad oggi, secondo quanto risulta allo scrivente», la revisione delle norme in questione non è stata effettuata «e si è in attesa dell'emanazione del decreto ministeriale sul Contro Termico 2015». Così, Realacci chiede formalmente «quando i ministri interrogati vogliano dare seguito a quanto previsto dalla normativa vigente che fissava entro il 31 dicembre 2014 l'aggiornamento del sistema di incentivi». E lancia una proposta: valutare l'istituzione di una struttura di missione per l'efficienza energetica in seno alla presidenza del Consiglio dei ministri, sul modello del lavoro che è stato fatto sul fronte del dissesto idrogeologico con l'Unità di missione guidata da Mauro Grassi.

L'interrogazione al governo del presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©