Fisco e contabilità

Lavoro, scattata il 1° luglio la seconda tranche di aumento del contratto degli edili: 25 euro in più in busta paga

di Giuseppe Latour

Scatta la seconda tranche di aumenti contrattuali per l'edilizia. A beneficiarne, da ieri (1° luglio), sono gli operai ma anche il personale amministrativo.

Si vedano le tabelle

Al livello più basso l'incremento è di 25 euro mensili che, uniti ai 15 euro previsti dal contratto di settore per il primo luglio 2014, portano il bonus complessivo a 40 euro. Ai quali vanno aggiunti gli 8 euro dedicati alla previdenza complementare che vengono versati dallo scorso primo gennaio. E le modifiche in busta paga non finiscono qui. In questi mesi sta scattando il processo che porterà agli accordi per la contrattazione di secondo livello: i sindacati stanno preparando le loro piattaforme, da discutere con le associazioni datoriali.

Gli aumenti, secondo il contratto sottoscritto l'anno scorso tra Ance e sindacati, dovevano essere divisi in due tronconi. Il primo, dal valore di 15 euro al livello minimo, è partito immediatamente, a luglio del 2014. Mentre per il secondo (altri 25 euro) è stato necessario attendere lo scorso primo luglio. Nella sostanza, un impiegato al livello più basso percepirà 840,36 euro, al secondo 983,22 euro, al terzo 1.092,46 euro. La retribuzione oraria di un operaio diventa 4,86 euro al livello minimo, 5,68 euro per un operaio qualificato e 6,31 euro per un operaio specializzato.

Al quarto livello di specializzazione si toccano i 6,80 euro. Il contratto prevede, allo stesso tempo, nuovi minimi anche per gli apprendisti operai (4,86 euro all'ora al livello più basso) e per gli impiegati (840,36 euro al mese al secondo livello).

Non si tratta, per la verità, del solo aumento recente. Dallo scorso primo gennaio è scattato il contributo di 8 euro mensili, destinato alla previdenza integrativa, nel quadro del Fondo Prevedi. Si tratta di una parte dell'aumento contrattuale dell'anno scorso che, tra l'altro, sconta una contribuzione agevolata rispetto alla retribuzione ordinaria. L'edilizia, dopo lunghe discussioni, ha stabilito di introdurre l'obbligo di questa forma di contribuzione.

La partita degli aumenti contrattuali, comunque, non si chiude con gli incrementi su base nazionale. A livello territoriale si sta cominciando a giocare la partita della contrattazione di secondo livello. I sindacati, in queste settimane, stanno definendo le piattaforme da sottoporre alle associazioni datoriali. Il punto decisivo di questi accordi sarà l'elemento variabile della retribuzione (Evr): si tratta del premio che tiene conto dell'andamento congiunturale del settore e che sarà correlato ai risultati conseguiti in termini di produttività, qualità e competitività del territorio. Le parti sociali devono discutere, a livello decentrato, il peso dei diversi fattori che incidono sull'Evr. Una trattativa che si annuncia parecchio complessa e che non si concluderà, in tutta Italia, prima di diversi mesi. Il contratto nazionale, comunque, scadrà a giugno del 2016.

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