Urbanistica

Sanatoria edilizia solo con prova inconfutabile sulla realizzazione entro il termine di legge

Altrimenti, dice il Consiglio di Stato, il condono va negato. La rassegna settimanale delle principali decisioni del Consiglio di Stato in materia di edilizia privata

a cura di PlusPlus24 Diritto

Trattamento di rifiuti - Impianto - Autorizzazione unica ambientale - Natura - Titolo autonomo - Disciplina specifica
L'autorizzazione unica ambientale costituisce il provvedimento finale di un procedimento, nel quale convergono tutti gli atti di autorizzazione, di valutazione e di assenso afferenti i campi dell'ambiente, dell'urbanistica, dell'edilizia, delle attività produttive. 'autorizzazione integrata ambientale non costituisce quindi la mera "sommatoria" dei provvedimenti di competenza degli enti chiamati a partecipare alla Conferenza di Servizi, ma è un titolo autonomo caratterizzato da una disciplina specifica che, per quanto qui interessa, consente la costruzione e la gestione dell'impianto alla stregua delle prescrizioni e delle condizioni imposte dall'autorizzazione medesima.
Consiglio di Stato, Sezione 4, Sentenza 29 aprile 2020, n. 2733

Fonti rinnovabili - Impianto di produzione di energia - Realizzazione in una zona in cui non sarebbe realizzabile - Autorizzazione - Conseguenze - Individuazione
L'autorizzazione alla realizzazione di un impianto di energia elettrica alimentato da fonti rinnovabili in una zona in cui per i divieti contenuti negli strumenti urbanistici tale opera non sarebbe realizzabile determina la variazione della destinazione urbanistica della zona e rende conforme alle disposizioni urbanistiche la localizzazione dell'impianto senza la necessità di alcun ulteriore provvedimento di assenso all'attività privata.
Consiglio di Stato, Sezione 5, Sentenza 29 aprile 2020, n. 2724

Opere pubbliche - Proprietà privata - Occupazione abusiva - Acquisizione della proprietà dell'opera e del fondo sul quale l'opera insiste - Inconfigurabilità - Azione di risarcimento danni
L'occupazione illegittima di un fondo per scopi di pubblica utilità, seguita dalla effettiva realizzazione di opere riconosciute di pubblica utilità, non solo non produce ex se, a favore dell'Amministrazione che ha occupato il fondo, l'acquisizione della proprietà dell'opera e del fondo sul quale l'opera insiste, ma neppure può essere all'origine dell'estinzione del diritto di proprietà vantato dal privato sul fondo oggetto di occupazione.
Consiglio di Stato, Sezione 4, Sentenza del 27 aprile 2020, n. 2661

Abusi edilizi - Domanda di condono - Improcedibilità - Lavori realizzati in data posteriore al 31/3/2003 - Natura e consistenza delle opere - Non sanabilità - Area vincolata
L'onere della prova circa l'ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono grava sul richiedente la sanatoria, dal momento che solo l'interessato può fornire inconfutabili atti, documenti ed elementi probatori che siano in grado di radicare la ragionevole certezza dell'epoca di realizzazione del manufatto da sanare; tale prova dev'essere rigorosa e deve fondarsi su documentazione certa e univoca e comunque su elementi oggettivi, dovendosi, tra l'altro, negare ogni rilevanza a dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà o a semplici dichiarazioni rese da terzi, in quanto non suscettibili di essere verificate; in difetto di prova, l'amministrazione ha il dovere di negare la sanatoria dell'abuso
Consiglio di Stato, Sezione 6, Sentenza 20 aprile 2020, n. 2524

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