Urbanistica

Opera abusiva, il Comune può sospendere l'ordine di demolizione per interesse pubblico

di Andrea Magagnoli

Il consiglio comunale può sospendere l'ordine di demolizione di un manufatto abusivo nel caso di interessi pubblici. Lo afferma la corte di cassazione con la sentenza n. 46390/2019 depositata il giorno 14/11/2019. Il caso di specie trae origine dalla condanna di un imprenditore per avere eretto in zona sismica una costruzione, in particolare il manufatto risultava edificato in maniera difforme rispetto alle prescrizioni urbanistiche vigenti, si trattava di una violazione di particolare gravità dato che le disposizione violate riguardavano la costruzione di opere in cemento. All'accertamento della responsabilità conseguiva la condanna alle sanzioni penali previste nel caso di specie, non solo ma l'autorità giudiziaria disponeva nel caso di specie la demolizione integrale del manufatto abusivo. Al costruttore infatti veniva imposto di demolire la costruzione abusiva così da riportare lo stato dei luoghi allo stesso modo in cui si trovava antecedentemente alla commissione degli illeciti.

Il costruttore, ritenendosi leso nei propri diritti, ricorreva allora per cassazione deducendo in apposito motivo di ricorso come l'eventuale esecuzione dell'ordine di demolizione avrebbe comportato notevoli danni. Infatti il manufatto eretto in maniera difforme alla normativa vigente era collegato ad altra costruzione eretta però in conformità alle disposizioni, la quale nel caso di esecuzione dell'ordine di demolizione avrebbe riportato notevoli danni. Il caso veniva deciso da parte dei giudici della corte di cassazione con la sentenza qui in commento La violazione delle norme urbanistiche determina, inutile ricordarlo, la necessità di eliminare tutti i prodotti degli illeciti che modificano in maniera illegale lo stato dei luoghi preesistente.

Tuttavia se l'utilità del provvedimento di demolizione è evidente, può verificarsi in taluni casi esso possa provocare danni alle opere circostanti; pertanto di tale provvedimento potrà esserne sospesa l'operatività in ben precise ipotesi e casistiche, individuate da parte dei giudici della corte suprema con diverse pronunce. In tali casi infatti nel caso di specie possono essere rilevati interessi ed esigenze che rendano necessarie lasciare lo stato dei luoghi nello stesso modo conseguente alla realizzazione degli illeciti. Si tratta di due ipotesi individuate da parte dei giudici della Corte suprema di Cassazione. Il provvedimento dell'amministrazione infatti può essere sospeso nel caso in cui paia probabile l'adozione di un successivo provvedimento amministrativo, incompatibile con l'ordine di demolizione del manufatto abusivo.

Infatti qualora l'amministrazione emetta un provvedimento di tale tipo manifesta un diverso assetto degli interessi pubblici presenti nella situazione concreta . Accanto a tale ipotesi ne può essere individuata, di carattere diverso, riguardante invece una successiva decisione del Consiglio comunale competente per territorio. Nel caso infatti in cui tale organo abbia accertato la presenza di interessi pubblici identificabili nel luogo ove erano stati commessi gli illeciti contrastanti con l'esecuzione del provvedimento di demolizione della costruzione abusiva, anche in tali casi affermano i giudici potrà esser sospesa l'applicazione della normativa che prevede l'ordine di demolizione delle costruzioni abusive. Nel caso di specie precisano i giudici della corte suprema di cassazione non vi era alcuna necessità di revocare l ordine di demolizione del manufatto abusivo non ricorrendo alcune delle ipotesi.

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