Urbanistica

Cassazione/2. Doppia conformità urbanistica superflua nel caso di condono edilizio

di Andrea Magagnoli

La doppia conformità urbanistica deve essere considerata superflua in caso di condono edilizio. Il principio è stato ribadito dalla Corte di cassazione con la sentenza n.37659/2019 depositata il 12 settembre .

Il caso di specie, trae origine dalla condanna di due cittadini, per avere realizzato un immobile in maniera non conforme alle norme edilizie; dalla condanna conseguiva l' ordine di demolizione del manufatto, nonostante fosse stata nel frattempo avanzata una richiesta di regolarizzazione dello stato dell' immobile. Per i magistrati che si erano occupati del caso in appello, infatti, l' istanza presentata da parte dei costruttori era di per sè insufficiente all'eliminazione delle conseguenze dei reati edilizi commessi, in difetto del requisito della doppia conformità e l assenza della verifica della conformità dell' immobile alla normativa edilizia vigente al momento dell' edificazione.

I giudici della corte suprema con la sentenza qui in commento, prendono posizione sulla questione del rilievo della doppia conformità nel caso di richiesta di condono edilizio.
Ma che cosa s'intende per doppia conformità? S' intende una verifica relativa allo stato dell'immobile, che deve portare ad un esito positivo circa la sua rispondenza al contenuto della normativa a due distinti momenti, ovvero epoca dell'abuso e deposito della domanda di sanatoria,

Nel caso in cui essa manchi e che non si raggiunga tale certezza, l' istanza dovrà esser rigettata dato il difetto di un presupposto richiesto dalla legislazione vigente che pregiudica l' accoglimento della domanda.

Tuttavia proseguono i giudici della Cassazione, la doppia conformità è richiesta nei soli casi di istanza di sanatoria essendo al contrario superflua, nel caso in cui venga richiesto il condono edilizio. Di qui l'accoglimento del ricorso con la bocciatura dell'ordine di demolizione.

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