Urbanistica

Cassazione: in zone sismiche le norme statali sulle costruzioni prevalgono sulla disciplina regionale

di Andrea Magagnoli

La disciplina regionale relativa alle modalità di costruzione per i privati non può trovare applicazione nel caso in la zona ove vengono realizzate le opere siano in vigore norme antisismiche. La Corte di Cassazione, con sentenza n.15746/2019 depositata lo scorso 10 aprile pone il principio di diritto, per il quale nel caso in cui in una determinata zona territoriale l' edificazione di opere edili venga regolamentata dalle norme previste in materia antisismica, siano queste ultime a prevalere sulla normativa regionale difforme, anche nell' ipotesi in cui le leggi locali contengano disposizioni più favorevoli rispetto alle norme statali.

Nel caso di specie ad un privato era stato contestata la violazione della normativa edilizia, per avere realizzato nel cantiere di cui era responsabile la chiusura dell'area con una ringhiera in ferro sul lato sud e di un cancello in alluminio sul lato ovest al fine di aumentare la sicurezza della zona. Tali opere erano state realizzate in assenza di apposita autorizzazione da parte dell' amministrazione e il loro autore veniva condannato.

Tuttavia quest' ultimo al fine di ottenere l' assoluzione osservava che a seguito della sua attività erano state realizzate opere di carattere temporaneo e occasionale con la conseguenza pertanto che esse avrebbero potuto essere realizzate anche in assenza del permesso da parte dell' amministrazione tale esenzione derivava dalla disposizione di una legge regionale vigente nel territorio ove era stata svolta l' attività illecita.

Il costruttore osservava così di non avere commesso nessun reato tanto da potersi ritenere esclusa ogni sua responsabilità. I giudici della corte suprema di Cassazione, osservano che le opere, come rappresentato dal costruttore, erano state effettivamente realizzate in un territorio ove vigeva una legge regionale che prevedeva un regime di carattere più favorevole rispetto alle norme statali garantendo al costruttore la libertà di edificare costruzioni temporanee senza avere l' obbligo di chiedere l' assenso all'amministrazione.

Tuttavia nel territorio ove erano state realizzate le opere vigevano, accanto a quelle regionali, anche specifiche norme di carattere statale, aventi la funzione di diminuire il rischio sismico con l' imposizione di specifici limiti per che intendesse svolgere attività di carattere edilizio.
Le disposizioni antisismiche statali prevedono, al fine di consentire una sicura gestione del territorio la necessità di un apposita autorizzazione, in tutte le ipotesi in cui si voglia dare corso ad attività di costruzione, indipendentemente dal loro carattere temporaneo o stabile.

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