Urbanistica

Abusi, l'autodichiarazione non vale come prova della data di ultimazione lavori

a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Abusi edilizi - Ordine di demolizione - Natura - Motivazione

L'ordine di demolizione è un atto vincolato ancorato esclusivamente alla sussistenza di opere abusive e non richiede una specifica motivazione circa la ricorrenza del concreto interesse pubblico alla rimozione dell'abuso. In sostanza, verificata la sussistenza dei manufatti abusivi, l'Amministrazione ha il dovere di adottarlo, essendo la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato compiuta a monte dal legislatore. In ragione della natura vincolata dell'ordine di demolizione, non è pertanto necessaria la preventiva comunicazione di avvio del procedimento.

Consiglio di Stato, Sezione 6, Sentenza del 15 aprile 2019, n. 2438

Condono edilizio - Mutamento di destinazione d'uso dell'unità immobiliare - Da albergo a civile abitazione - Domanda - Diniego - Attività di residenza alberghiera ancora attiva - Ordine di rimessione in pristino - Legittimità - Atto dovuto della pubblica amministrazione - Esercizio di potere vincolato.

Il diniego di condono con riferimento ad illeciti edilizi insistenti su aree vincolate dà luogo, anche nel caso di mutamenti di destinazione d'uso senza opere, all'emissione del provvedimento comunale ingiuntivo di rimessione in pristino stato dell'uso dell'immobile, trattandosi di una manifestazione di esercizio di potere vincolato.

Consiglio di Stato, Sezione 6, Sentenza del 12 aprile 2019, n. 2396

Edilizia ed urbanistica - Rimozione del materiale ghiaioso - Ingiunzione a ripristinare lo stato dei luoghi - Opere edilizie - Alterazione della destinazione d'uso - Intervento di nuova costruzione c- Permesso di costruire - Necessità - Presupposti – Accertamento

L'urbanistica concerne la disciplina dell'uso del territorio - art. 80 d.P.R. n. 616 del 1977 - e non solo quel particolare uso consistente nella edilizia: vi rientrano, pertanto, tutti gli aspetti conoscitivi, normativi e gestionali di salvaguardia e di trasformazione del suolo, nonché la protezione dell'ambiente. Ne consegue che mentre per le opere di trasformazione di tipo fondiario non è normalmente richiesta la concessione, l'atto concessorio di tipo urbanistico è, invece, necessario allorché la morfologia del territorio venga alterata in conseguenza di rilevanti opere di scavo, sbancamenti, livellamenti finalizzati ad usi diversi da quelli agricoli, compresi quelli turistici o sportivi.

Consiglio di stato, sezione 4, Sentenza 1 aprile 2019, n. 2117

Opere edilizie - Opere abusive - Condono edilizio – Data di ultimazione dell'immobile – Prova – Dichiarazione di notorietà – Non sussiste

La semplice produzione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova, seppure presuntiva, della data di ultimazione dei lavori abusivi, e ciò in quanto, seppure in ipotesi la dichiarazione sostitutiva può rappresentare un principio di prova potenzialmente idoneo e sufficiente a dimostrare la data di ultimazione delle opere, la stessa non fa ricadere sull'Amministrazione pubblica l'onere di fornire la prova dell'ultimazione dei lavori in data successiva a quella dichiarata dall'interessato.

Consiglio di Stato, Sezione 4 Sentenza 1 aprile 2019, n. 2112

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©