Urbanistica

Aree degradate, in Gazzetta la delibera che sblocca i 90 milioni aggiuntivi per i piccoli progetti

di A.A.

Registrata dalla Corte dei Conti, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera Cipe n. 73 del 7 agosto scorso (si veda il testo in Gazzetta) che assegna altri 90 milioni di euro, a valere sui fondi Fsc 2014-2020, al Piano «Aree degradate», quello per intenderci della legge di Stabilità 2015, rivolto a tutti Comuni, grandi e piccoli, che è stato sbloccato solo nel giugno scorso con la pubblicazione della graduatoria (46 progetti per 79 milioni di euro di finanziamento statale, si veda il servizio).

Le risorse della delibera sono spalmate fino al 2022: 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 e 10 milioni di euro per l'anno 2022, e sono destinate alla copertura degli ulteriori progetti inseriti utilmente in graduatoria dal n. 47 in avanti, «fino alla copertura di tutti i progetti presentati dai comuni che ricadono nelle regioni del Mezzogiorno», com'è nell natutra dell'Fsc (che deve andare all'80% al Sud).

I fondi stanziati erano inizialmente 200 milioni di euro, stanziati dalla legge di Stabilità 2015 (legge n.190/2014, articolo 1, commi da 431 a 433) con bando pubblicato il 30 ottobre 2015 e scadenza 30 novembre per la presentazione delle proposte.
Come noto il lavoro della Commissione nominata ad hoc è stato lungo e complesso, soprattutto per la vaghezza e la eterogeneità dei criteri di selezione. Nel frattempo i fondi sono stati ridotti da 200 a 79 milioni, per cui il Dpcm del 6 giugno 2017 con la graduatoria ha potuto finanziare solo 46 progetti su 451. L'Anci ha subito chiesto di finanziare altri progetti in graduatoria (le somme totali richieste sarebbero di 561 milioni di euro, un massimo di 2 milioni di euro a progetto). Il governo ha dunque accolto la richiesta, stanziando 90 milioni di euro con il Cipe del 7 agosto, mentre altre risorse potrebbero arrivare con il Fondo investimenti rifinanziato dalla legge di bilancio 2018.

La delibera Cipe stabilisce che «Le risorse saranno trasferite secondo quanto già previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 giugno 2017», e cioè in sostanza

La delibera Cipe 73 sulle aree urbane degradate

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