Urbanistica

Stadio della Roma al rush finale, in conferenza l'ipotesi del sì alla variante urbanistica

di Massimo Frontera e Giorgio Santilli

La Regione Lazio potrebbe dare già in conferenza di servizi il via libera alla variante urbanistica collegata all'approvazione dello stadio della Roma a Tor di Valle. Oggi round decisivo per il progetto, anche se l'esame di tutti i pareri potrebbe richiedere tempo e non chiudersi in giornata. Tutti i pareri trasmessi ieri sera sono positivi, e questo fa pensare a un via libera finale al progetto. I pareri sono però accompagnati da una lunga lista di prescrizioni in cui non mancano contraddizioni e disomogeneità. Un nodo è quello della mobilità, segnalato (in modo non univoco) nel parere di Roma Capitale, relativo al potenziamento della metropolitana Roma-Lido. Un altro nodo che sarà affrontato oggi è il collegamento fra lo stadio e l'autostrada Roma-Fiumicino all'altezza del palazzo della Esso. Il parere del ministero dei Trasporti non ne fa menzione dopo che nella posizione precedente lo aveva considerato utile per affrontare sul piano urbanistico il problema della congestione. Nella nuova posizione del Mit non c'è affatto una marcia indietro rispetto a quella posizione, non si sostiene, cioè, che il ponte non serve o non va fatto.

Più semplicemente, il ministero guidato da Graziano Delrio prende atto che il parere richiesto riguarda le sue strette competenze e per questo si limita alla valutazione delle interferenze sulla viabilità statale e al progetto del Ponte dei Congressi che il ministero ritiene, in forza della previsione di legge e del finanziamento di 145 milioni già stanziato per il primo stralcio, di sua stretta competenza (anche se il progetto dovrà essere presentato dal comune di Roma al Consiglio superiore dei lavori pubblici, che nella prima versione lo ha bocciato nel febbraio del 2017). Di fronte al richiamo della Regioni, il ministero ha ritenuto quindi di non prendere alcuna posizione sul Ponte di Traiano, che nel frattempo è uscito dal progetto per il taglio delle cubature che avrebbero dovuto finanziarlo. Non è detto, però, che il tema del collegamento con l'Autostrada di Fiumicino non si riaffacci oggi, sia pure senza richiamare esplicitamente il Ponte di Traiano e con modalità nuove.

Un'ipotesi, adombrata in alcune riunioni tecniche preparatorie, è che la Regione possa comunque porre il tema della connessione, senza identificare una soluzione specifica e soprattutto ipotizzando che questa soluzione possa essere trovata «senza contestualità» con l'avvio del progetto dello Stadio. In questo modo l'onere di realizzare il collegamento non ricadrebbe direttamente sul promotore e lascerebbe aperta l'ipotesi di una soluzione pubblica, con un eventuale finanziamento a carico di comune, Regione e anche ministero dei Trasporti (per esempio con i fondi dell'Anas inizialmente destinati all'area, circa 40 milioni, che non sarebbero ritirati e con possibili ulteriori risorse a carico del Fondo infrastrutture). Questa soluzione garantirebbe non solo di risolvere i problemi di mobilità altrimenti rimasti insoluti, ma consentirebbe anche una più ampia urbanizzazione dell'area. Inoltre, il governo farà proprie le richieste dell'Anas di prevedere una nuova rampa ad hoc.

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