Urbanistica

Edilizia, in Liguria i primi regolamenti comunali standard

di Massimo Frontera

Parlano ligure i primi regolamenti edilizi "normalizzati" secondo lo schema proposto dal governo e accettato da Regioni e Comuni nell'intesa sancita il 20 ottobre 2016. La Spezia, annuncia l'assessore all'Urbanistica Maria Sorrentino, è il primo comune capoluogo ad aver tagliato il traguardo, nella seduta di Consiglio del 9 novembre, in anticipo sulla scadenza del 13 novembre fissata dalla regione.La prossima scadenza riguarda i comuni del Lazio, che devono approvare il nuovo Ret (regolamento edilizio tipo) entro il 26 novembre. Per i comuni della Campania il termine è il 6 dicembre, per quelli dell'Emilia Romagna è il 28 dicembre. La Puglia, che aveva indicato il 15 novembre, sta approvando una norma che porta la scadenza al 31 dicembre.

La fotografia è contenuta nel monitoraggio del gruppo di lavoro presso il ministero delle Infrastrutture, con Regioni, Comuni e Presidenza del Consiglio. Lo scopo non è solo di raccogliere i numeri della progressiva attuazione della riforma - numeri che arriveranno nei prossimi giorni - ma soprattutto di "accompagnare" verso l'obiettivo tutte le amministrazioni che ancora mancano all'appello. Che poi sono la maggioranza: le cinque regioni citate (Lazio, Liguria, Puglia, Emilia Romagna e Campania) restano infatti anche le uniche ad aver recepito il Ret, dando indicazioni ai rispettivi comuni. A Porta Pia segnalano che ci sono altre regioni - come Piemonte, Veneto, Lombardia, Marche e (più distaccata) Toscana - che stanno scrivendo le norme per recepire il regolamento. E le altre? L'impressione è che le altre regioni (soprattutto quelle a statuto speciale) stiano alla finestra.

Fin dalle premesse, nel rispetto delle competenze fissate dalla costituzione, la riforma resta affidata alla "buona volontà" di Regioni e comuni. D'altra parte, la semplificazione non si è rivelata così indolore. A dirlo è sempre il monitoraggio del Mit, nella parte focalizzata sulle 42 definizioni standard. Definizioni che in molti casi le regioni hanno adattato e integrato (come peraltro l'intesa del governo consente di fare). A parte la Campania, che ha recepito il testo del governo tal quale, tutte le altre quattro regioni hanno anche introdotto specificazioni e distinguo. La Liguria, per esempio, come l'Emilia Romagna, ha integrato 13 definizioni standard. Il Lazio 10. L'Emilia Romagna ha addirittura aggiunto 15 nuove definizioni (rispetto alle 42 del testo base). Il che significa che nei regolamenti dei comuni dell'Emilia Romagna si leggeranno 57 definizioni invece di 42. Le modifiche più ricorrenti hanno riguardato le definizioni che hanno un impatto urbanistico: indici, superfici, piani, altezze, distanze.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©