Urbanistica

Lazio/2. L'assessore Civita: più poteri ai Comuni e regole semplici per riqualificare

di Mauro Salerno.

«Con questa legge superiamo definitivamente la logica del piano casa, dando poteri ai Comuni per affrontare i temi della rigenerazione delle periferie, delle aree degradate, delle zone dismesse: dove insomma avviare un processo di rigenerazione urbana». La distanza «dalla logica emergenziale del piano casa» è l'aspetto delle legge che tiene a sottolineare per prima l'assessore all'urbanistica del Lazio, Michele Civita, principale artefice del cambio di passo della Regione sul tema dello sviluppo urbano.

I Comuni saranno pronti a recepire le novità della norma?
La legge offre loro nuovi strumenti. Non solo per le grandi operazioni complesse che riguardaranno soprattutto la trasformazione delle periferie. Ci sono articoli, come quello che riguardano gli ambiti urbani, che prevedono premialità per le demolizioni e ricostruzione o per le ristrutturazioni. Senza contare gli «interventi diretti» per i quali non è previsto alcun intervento dell'amministrazione. Certo per innescare le operazioni i più complesse devono avere un'idea di sviluppo. ma questo è il compito di ogni amministrazione non solo quelle più grandi.

Perchè avete deciso di lasciare fuori dalle grandi operazioni i centri storici?
Perché i grandi interventi in aree già molto dense non sono semplici da mettere in piedi. In ogni caso ci sono norme che, ad alcune condizioni, si applicano anche ai centri storici: come le semplificazioni per i cani di destinazione d'uso che possono risultare utili proprio per rivitalizzare queste parti di città.

Come è nata l'idea di incentivare la riqualificazione dei cinema?
Proprio mentre discutevamo della legge è entrata in vigore la norma voluta dal ministro Franceschini. Siamo i primi ad applicarla in ambito regionale.

Cosa vi aspettate dall'applicazione di questa legge?
È una legge urbanistica ma visto che offriamo più strumenti di intervento e regole più semplici ci aspettiamo che possano favorire anche gli interventi privati. Faccio un esempio banale. Prendiamo la palazzina crollata a Ponte Milvio. Con questa legge quella palazzina poteva essere completamente demolita e ricostruita con un bonus di cubatura del 20% rendendo sostenibile per quelle famiglie la ricostruzione di quell'edificio.

Non temete che la logica dei bonus possa innescare polemiche su consumo di suolo e cementificazione?
No perché noi puntiamo sulla densificazione. La legge si applica solo al territorio già urbanizzato. Quindi sono incentivi legati al recupero del patrimonio che già esiste. Questi interventi limitano il consumo di suolo. Non solo perchè queste misure non si applicano ad aree agricole e parchi, ma anche perchè ci sono incentivi mirati proprio alla creazione di nuovo territorio libero.

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