Urbanistica

Milano e il gioco dell'oca sugli scali ferroviari, entro l'estate 2017 nuovo traguardo per l'ok all'accordo di programma

di Massimo Frontera

Il traguardo per la ratifica dell'accordo di programma sulla trasformazione degli scali ferroviari di Milano ha un nuovo traguardo: quello del prossimo luglio, secondo le intenzioni del sindaco Giuseppe Sala.
Ma, mai come in questo caso, vale il detto "non dire quattro se non l'hai nel sacco".
Già due anni fa, il percorso per avviare la maxi operazione sembrava essere arrivato al traguardo. La ratifica del Comune all'accordo di programma che Ferrovie aveva siglato con Regione e Provincia era attesa entro l'autunno 2015. L'ultima tappa era l'approvazione in Consiglio comunale della delibera sulla ratifica. La votazione avrebbe concluso un lunghissimo percorso avviato nel 2005 e passato attraverso una complessa discussione con l'amminsitrazione e la città stessa.

Ma uno sgambetto orchestrato dall'opposizione alla giunta Pisapia - approfittando dell'assenza del sindaco e dell'allora assessore all'Urbanistica Alessandro Balducci - ha mandato a monte la ratifica. L'accordo di programma, non ratificato, è decaduto. Subito dopo ci sono state le nuove elezioni. Con il nuovo sindaco, Giuseppe Sala, l'operazione riparte praticamente da zero, anche se un ampio dibattito con la città ha nel frattempo fatto conoscere le maxi operazioni di trasformazione e le relative opportunità e benefici per la città. Il sindaco Sala conferma l'interesse il valore delle maxi-trasformazioni promosse da FS Sistemi Urbani, la controllata di Fs guidata da Carlo De Vito, ma - siamo nel novembre 2016 - il Consiglio comunale chiede nuove modifiche ai termini dell'accordo di programma già ratificato dalla Regione.

Al termine di una discussione che è arrivata fino a questi giorni - e un ampio dibattito con la città - vengono messe a fuoco le modifiche all'accordo di programma. Accordo di programma che entro l'estate, secondo appunto le intenzioni del sindaco, dovrebbe essere ratificato dalla nuova - e a questo punto - decisiva votazione in Consiglio comunale.
Ma tutto questa avventura chiude solamente la "premessa" urbanistica per poter dare inizio alla fase successiva. Che consiste nella presentazione dei piani attuativi per la pianificazione di dettaglio, da sottoporre al Comune, per avviare l'istruttoria.

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