Urbanistica

Milano, a novembre apre lo «shopping district» nell'area CityLife

di Giovanna Mancini

Aprirà al pubblico il prossimo 30 novembre e sarà il più grande centro commerciale urbano d’Italia, con circa 32mila mq di superficie e cento esercizi in attività, rivolto a un bacino di utenza di 700mila persone. E si stima che darà vita a 800-1.00 nuovi posti di lavoro

Il CityLife Shopping District è l’ultimo tassello del progetto di riqualificazione dell’ex area urbana della Fiera di Milano, avviato oltre dieci anni fa e che – dopo un avvio difficoltoso – sta ora prendendo concretamente forma. Tre i “cluster” del District, oltre allo spazio destinato allo shopping: un’area food, con 20 tra bar e ristoranti all’interno e all’aperto (tra cui Bomaki, CioccolatiItaliani, California Bakery, That’s Vapore); un’area intrattenimento, con il multisala «CityLife Spaziocinema» da 1.200 posti, in partnership con Cinema Anteo; un’area salute e benessere con spazi fitness, ma anche un ambulatorio del Centro Diagnostico Italiano. Riserbo sui brand della moda e del design che occuperanno il secondo piano del Mall (progettato dallo studio Zaha Hadid) e la promenade all’aperto. Si sa però che l’offerta merceologica sarà variegata e posizionata su un livello «premium», ma non sul lusso.

Il distretto commerciale, ha spiegato l’ad di CityLife (società controllata al 100% dal Gruppo Generali) Armando Borghi, è un tassello fondamentale per rendere vivo e vitale il progetto CityLife, che ha richiesto un investimento complessivo di circa 2 miliardi di euro e si estende su oltre 360mila metri quadrati. Il quartiere comprende, oltre all’area commerciale, tre grattacieli a uso ufficio, due complessi residenziali (per un totale di 530 appartamenti, di cui solo 80 ancora vuoti) e un parco che – una volta terminato, il prossimo novembre – con i suoi 178mila mq sarà il secondo parco più grande della città. Proprio oggi saranno aperti 10mila mq di verde, che si aggiungono ai 70mila già inaugurati.

Entro fine anno i dipendenti di Allianz si trasferiranno nella prima torre completata, quella progettata da Arata Isozaki (il più alto grattacielo d’Italia, con 202 metri e 50 piani); la torre Generali (di Zaha Hadid) sarà invece popolata l’anno prossimo, mentre per il 2019 è prevista la consegna dell’ultimo grattacielo, firmato Daniel Libeskind.

«Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana e perciò, per la parte commerciale, abbiamo ideato un mix di offerta e servizi che sia veramente a vantaggio della cittadinanza, oltre che dei visitatori», ha detto Marco Pellizzari, managing director per lo sviluppo di Sonae Sierra Italia, la società incaricata di gestire la commercializzazione dello Shopping District, grazie alla partnership con Generali Real Estate. «A oggi – ha aggiunto José Maria Robles, managing director per il Property Management della società – abbiamo chiuso oltre l’80% delle negoziazioni per gli spazi commerciali».

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