Urbanistica

Concessione edilizia in sanatoria, in arrivo adunanza plenaria del Consiglio di Stato

di A.A.

Sul tema dell'annullamento in autotutela della concessione edilizia in sanatoria (per illegitiimità originaria ma rilevata dopo), quanto tempo il Comune può intervenire? EW a quali condizioni?
Sul punto esistono due linee nella giurisprudenza del Consiglio di Stato, per questo la quarta sezione, nella causa di secondo grado contro la sentenza del Tar Puglia 01636/2010, ha rinunciato a pronunciarsi e ha emesso un' Ordinanza di rimessione all'adunanza plenaria .

La giurisprudenza prevalente è quella secondo la quale il rilascio del titolo edilizio comporta la sussistenza di una permanente situazione contra legem e di conseguenza ingenera nell'amministrazione il potere-dovere di annullare in ogni tempo la concessione illegittimamente assentita .

Una recente giurisprudenza, sempre del Consiglio di Stato, ha «ritenuto che il potere di annullamento ha un presupposto rigido (l'illegittimità dell'atto da annullare) e due presupposti riferiti a concetti indeterminati, affidati all'apprezzamento discrezionale dell'amministrazione (la ragionevolezza del termine di adozione dell'atto; la sussistenza dell'interesse pubblico alla sua rimozione unitamente alla considerazione dell'interesse dei destinatari). Il fondamento di questi due ultimi presupposti è stato individuato nella garanzia della tutela dell'affidamento dei destinatari in ordine alla certezza e stabilità degli effetti giuridici, mediante la valutazione discrezionale della amministrazione nella ricerca del giusto equilibrio tra ripristino della legalità violata e conservazione dell'assetto regolativo del provvedimento viziato. Esigenze rafforzate dalla novella del 2015, con la fissazione del termine ragionevole in quello massimo di 18 mesi, valevole come indice ermeneutico».

Sarà l'adunanza plenaria di Palazzo Spada a decidere.

L'ordinanza di rimessione

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