Urbanistica

Rassegna giurisprudenza. Concessioni demaniali marittime, le ultime sentenze

a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Concessione demaniale marittima - Area classificata come “in erosione” - Diniego definitivo del Comune al rilascio della concessione - Illegittimità dell'atto per carenza motivazionale

E' illegittimo il diniego del Comune relativo al rilascio di una concessione demaniale marittima per un stabilimento balneare da realizzare su un'area classificata dal Piano Regionale delle Coste come in “erosione” senza avere prima, e in vista della decisione sulla istanza, attivato la dovuta verifica sulla stabilizzazione del fenomeno erosivo anche con riferimento alla specifica area in discussione. Pertanto la qualificazione, nel provvedimento di diniego, dell'area come “in erosione” risulta sprovvista di un qualsiasi supporto istruttorio e motivazionale specifico, risultando del tutto generica e di conseguenza illegittima.

Consiglio di stato, sez. 6, sentenza del 5 aprile 2017, n. 1588

Concessione demaniale marittima - Ad uso diportistico - Proroga ex art. 1, comma 18, decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 - Estensione della proroga alle concessioni ad uso diportistico introdotte dalla l. 24 dicembre 2012, n. 228, articolo 1, comma 547 - Condizioni

Le concessioni demaniali di cui all'art. 1, comma 18, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 introdotte successivamente dall'art. 1, comma 547 dell'articolo unico della l. 24 dicembre 2012, n. 228, e fra queste anche quelle ad uso diportistico, possono usufruire della proroga di cui allo stesso articolo 1, comma 18, solo se in essere alla data di entrata in vigore del decreto (i.e.: alla stessa data del 30 dicembre 2009). Per le stesse ragioni, la proroga ulteriore al 31 dicembre 2020 disposta dall'articolo 34-duodecies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 trova applicazione solo nei confronti delle sole concessioni demaniali già interessate dall'articolo 1, comma 18, del decreto-legge n. 194 del 2009 ed è quindi escluso che si applichi n modo indistinto nei confronti di tutte le concessioni demaniali.

Consiglio di stato, sez. 5, sentenza del 28 marzo 2017, n. 1410

Concessione demaniale marittima - Provvedimento di modifica - Dubbi sull'applicabilità della modifca - Interpretazione abrogatrice della clausola da parte del titolare - Inammissibilità - Eccezione - Clausola oscura e incomprensibile

In caso di dubbio sull'applicabilità di una prescrizione adottata con provvedimento di modifica da parte dell'autorità concedente, il titolare della concessione demaniale marittima non può procedere alla disapplicazione della stessa, essendo questa configurabile solo se la clausola della concessione sia stata formulata in modo assolutamente oscuro e incomprensibile, evenienza questa che deve essere esclusa se risulta evidente il carattere puramente materiale degli errori da cui essa sia inficiata.

Consiglio di stato, sez. 5, sentenza del 13 marzo 2017, n. 1136

Concessione demaniale marittima - Risoluzione unilaterale per rinuncia - Ammissibilità - Esclusione della tassatività dell'ipotesi ex art. 44 cod. nav.

La concessione demaniale marittima può essere risolta per mutuo consenso fra le parti (con effetti riconducibili a quelli di cui all'articolo 1372 c.c.), deve però convenirsi che l'effetto solutorio può altresì derivare dall'espressione di una volontà di rinuncia del diritto di godimento da parte del solo titolare. Così non è ammissibile la tesi che il titolare possa rinunziare alla concessione demaniale marittima nelle sole ipotesi tassativamente indicate dall'articolo 44 del cod. nav. (i.e.: in caso di revoca parziale della concessione da parte dell'amministrazione concedente; di impossibilità sopravvenuta di utilizzo della concessione per effetto della realizzazione di opere pubbliche e di totale impossibilità di sua utilizzazione). Al contrario le richiamate ipotesi non assumano valenza tassativa, ma rappresentano soltanto l'esplicitazione di alcune fra le più importanti ipotesi di possibile rinunzia, senza che possa affermarsi che la mancata menzione di talune ulteriori ipotesi ne palesi la radicale inconfigurabilità dal punto di vista sistematico.

Consiglio di stato, sez. V, sentenza del 28 febbraio 2017, n. 924

Concessione demaniale marittima - Affidamento a terzi delle attività oggetto della concessione ex art. 42 bis cod. nav. -- Autorizzazione specifica - Necessità - Fattispecie relativa a gestore di stazione di servizio nell'area demaniale in concessione ad una compagnia petrolifera

L'art. 45 bis c.n. in tema di concessioni demaniali marittime relativamente all'affidamento ad altri soggetti delle attività oggetto della concessione dispone che il concessionario previa autorizzazione dell'autorità competente, può affidare ad altri soggetti la gestione delle attività oggetto della concessione e sempre previa autorizzazione dell'autorità competente, può essere altresì affidata ad altri soggetti la gestione di attività secondarie nell'ambito della concessione. Da qui, per poter utilizzare un'area in concessione ad una compagnia petrolifera, il gestore di una stazione di servizio deve essere sempre autorizzato dall'autorità concedente, posto che è un libero imprenditore che non opera per conto della stessa compagnia petrolifera affidante.

Consiglio di stato, sez. 6, sentenza del 2 febbraio 2017, n. 465

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©