Urbanistica

Ricostruzione Abruzzo/1. Parte il piano «Restart» per rivitalizzare l'economia

di Alessandro Arona

Via libera al Piano «Restart» per il rilancio economico dell'area dell'Aquila (e dintorni) colpita dal terremoto del 2009. La delibera Cipe del 10 agosto scorso, che ha approvato il Piano da 220 milioni di fondi pubblici e assegnata la prima annualità da 36 milioni, registrata solo il 30 gennaio dalla Corte dei Conti, è stata pubblicata il 14 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale.

Era stato l'articolo 11, comma 12, del decreto-legge n. 78/2015, a prevedere una quota fissa, fino a un valore massimo del 4%, degli stanziamenti annuali di bilancio per la ricostruzione post-sisma del 2009 in Abruzzo, a un «Programma di sviluppo volto ad assicurare effetti
positivi di lungo periodo in termini di valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene, di ricadute occupazionali dirette e indirette, di incremento dell'offerta di beni e servizi connessi al benessere dei cittadini e delle imprese».

Il Programma vale complessivamente 219,7 milioni di euro di fiananziamenti pubblici, di cui 90,1 per «Migliorare la competitività del sistema produttivo-industriale nell'area del cratere e rivitalizzare i centri storici», 54,9 milioni per «Valorizzare e qualificare i sistami turistici, le aree di attrazione ambientale e le produzioni di eccellenza del territorio», 13,2 milioni per «Valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio», 52,8 milioni per «Rafforzare l'identità dell'area del cratere, e della città dell'Aquila in particolare, come territorio della conoscenza, anche valorizzando le reti di collaborazione tra Università, centri di formazione, superiore e sistema produttivo», 4,4 milioni per «Promuovere l'e-governance e l'agenda digitale», altri 4,4 milioni per «Migliorare e rafforzare la capacità delle amministrazioni e degli enti attuatori di rendere maggiormente efficace l'attuazione del programma di sviluppo».

La delibera Cipe assegna alle diverse amministrazioni responsabili dell'attuazione del piano i primi 36 milioni dell'annualità 2016 (altre delibere seguiranno da quest'anno al 2020), con funzione di indirizzo, coordinamento e controllo dell'attuazione che saranno svolte da un Comitato di indirizzo presso il Ministero della coesione territoriale .


TUTTI GLI INTERVENTI DI SVILUPPO POST-2009
La dotazione complessiva degli interventi di sviluppo post terremoto in Abruzzo è prevista in 442 milioni di euro.
Ecco i filoni:

1) Programma RESTART, con una dotazione prevista in 219,7 milioni di euro, finalizzato ad assicurare effetti positivi di lungo periodo in termini di valorizzazione delle ri-sorse territoriali, impatti occupazionali, incremento dell'offerta di beni e servizi per il benessere dei cittadini e la competitività delle imprese. Il Programma è articolato in sei ambiti tematici: Sistema imprenditoriale e produttivo, Turismo e Ambiente, Cultura, Alta formazione, Ricerca e Innovazione tecnologica, Agenda Digitale, Go-vernance, monitoraggio e valutazione del Programma di sviluppo. Esso individua un insieme di interventi selezionato e già operativo dall'anno 2016;

2) programma di interventi a sostegno delle attività produttive e della ricerca nel territorio del cratere sismico (delibera CIPE n. 135/2012), con una dotazione di 100 milioni di euro. Questo programma è in corso di attuazione; esso finanzia pro-getti di investimento produttivo (Contratti di Sviluppo) e di ricerca e sviluppo nonché interventi per la creazione di nuove imprese innovative, la valorizzazione turistica del patrimonio territoriale, la valorizzazione di produzioni agroalimentari tipiche e di eccellenza, il rilancio delle attività culturali e di attrazione turistica, con particolare riferimento al sistema del Gran Sasso, la realizzazione di una rete ottica metropolitana a banda larga nonché attività di ricerca nell'ambito delle reti ottiche, dell'edilizia e del restauro, delle tecniche di recupero edilizio;

3) valorizzazione delle competenze scientifiche del territorio (Art. 31-bis del D.L. 5/2012), con una prima dotazione di 36 milioni di euro destinata all'avvio della Scuola sperimentale di dottorato internazionale - Gran Sasso Science Institute al fine di promuovere progetti di ricerca e di formazione avanzata in fisica, matematica, informatica e scienze sociali. A questa prima dotazione è seguita una successiva di 18 milioni di euro (assegnati dalla Delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 76) per il cofinanziamento del fabbisogno finanziario del triennio 2016-2018 necessario a garantire la continuità dell'attività della Scuola.

4) alle agevolazioni fiscali nella Zona Franca Urbana dell'Aquila (D.L. 39/2009 e art. 14, comma 1, del D.L. 39/2009), con una dotazione di 86,6 milioni di euro, destinate ad un regime de minimis per piccole e micro imprese;

5) alle risorse di cui al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all'articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266, pari a 10 milioni di euro.

La delibera Cipe sul piano Restart

Allegato 1

Allegato 2

Allegato 3

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